11 Novembre 2014, 15:22
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PALERMO – Dopo il caos a Medicina, un nuovo caso. E altre 250 potenziali matricole in sovrannumero. All’università di Palermo arriva il ricorso sui test di ammissione per i corsi nelle Professioni sanitarie: a presentarlo, stamattina, è stato lo staff legale che fa capo agli avvocati Francesco Stallone e Francesco Leone, secondo i quali le selezioni sono state viziate da “numerose irregolarità”.
Per Leone e Stallone “più di 250 aspiranti infermieri, fisioterapisti e operatori sanitari hanno sottoscritto questa nuova azione legale nella speranza che il Tar Palermo, così come fatto in precedenza da Tar del Lazio, Consiglio di Stato e Consiglio di giustizia amministrativa, disponga l’immatricolazione in soprannumero di tutti i ricorrenti”. Secondo Leone e Stallone il 3 settembre, quando si sono tenuti i test, le risposte sono state consegnate direttamente nelle mani dei commissari, senza quindi che i questionari fossero inseriti in una busta. Un elemento, questo, che secondo i legali comporta il rischio “di una materiale alterazione o sostituzione della prova”. Secondo gli avvocati, inoltre, ci sarebbero altre presunte irregolarità legate alla busta con i dati anagrafici e ai mancati controlli sull’uso di cellulari. Il ricorso, a firma degli avvocati Francesco Leone, Francesco Stallone, Simona Fell, Gabriele La Malfa e Claudia Caradonna, impugna l’intera procedura e chiede al Tar Palermo di riconoscere il diritto dei ricorrenti ad essere ammessi ai corsi di professioni sanitarie e, contestualmente, di ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti.
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11 Novembre 2014, 15:22