07 Maggio 2021, 18:53
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CATANIA – Novanta insegnanti da tutta Italia. Un mese di incontri per formarsi sulla parità di genere. È giunto a conclusione giovedì scorso, il ciclo di seminari dal titolo “Sguardi di parità per una nuova educazione civica“. Un’iniziativa che, da sette anni, coinvolge il corpo docente che vuole restare agganciato a uno dei temi fondamentali. Come spiega Pina Arena, docente del Vaccarini di Catania.
“L’educazione civica” introdotta sperimentalmente quest’anno in tutte le scuole mi ha indotta ad aprire la riflessione sul ruolo dell’educazione alla parità nel “nuovo” insegnamento trasversale – dice. E’ uno spazio, pur con i suoi limiti, che risponde ai bisogni dell’educazione di genere: chiede un insegnamento collaborativo, in chiave valoriale, non nozionistico, fondato sulla circolarità del pensiero-azione e sulla condivisione agita”.
La promotrice dell’iniziativa è stata la sezione catanese della Fnism (federazione nazionale insegnanti) di cui la professoressa Arena è presidente, in collaborazione con l’IIS”Vaccarini” “che da sempre accoglie e sostiene progetti di parità, e con l’ASViS (Agenzia nazionale per lo sviluppo sostenibile) – continua. Prima di evidenziare perché, a maggior ragione quest’anno, è necessario parlare di parità. “Quest’anno, il percorso di educazione alla parità è ancor più urgente e necessario che in passato e per tante ragioni:
–Viviamo un’emergenza, un cambiamento ed una crisi epocale, sociale, economica, culturale. Una crisi che Rischia di rendere più fragili le conquiste della democrazia di parità, di aggravare questioni irrisolte, disparità ataviche e persistenti: cresce la disoccupazione femminile, crescono nell’amplificazione dei social anche gli attacchi sessisti alle donne che “osano” e rompono stereotipi e persistenti pregiudizi. Cresce il disastro della violenza sulle donne”.
Arena evidenzia il “problema culturale che impone una risposta culturale forte e radicale”, afferma.
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07 Maggio 2021, 18:53