08 Marzo 2015, 15:24
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A partire da quei lavori di consolidamento che erano scattati nel 2008 per qualche giorno appena e poi incredibilmente fermatisi. “Ci fu un errore di progettazione”, venne detto dall’Asp 3 di Catania su insistenza del Comitato e di una parte della politica locale. Piccolo particolare: quel progetto venne liquidato per centinaia e centinaia di migliaia di euro. Ad oggi, nessuno ha pagato per “quell’errore” ed anzi il “Santissimo Salvatore” si è indebolito perdendo anche buona parte dei propri servizi. Tutto è stato fatto scorrere senza muovere un dito. Al Palazzo di Giustizia di Catania giacciono due differenti esposti che chiamano in causa i possibili responsabili di una vicenda che oggi torna alla ribalta prepotentemente.
“E’ chiaro che la politica degli ultimi anni e sino ad oggi abbia una grossa fetta di responsabilità – è riecheggiato più volte nel corso della manifestazione -: ma oggi dobbiamo rivendicare i nostri diritti che sono quelli alla salute, alla sicurezza ed al conoscere la verità su tutto quello che è accaduto sinora”. Nel frattempo, va detto che sulla chiusura del Punto nascite vi è un ricorso avanzato al Tar dal Comune di Paternò che pare essere restato come l’ultimo baluardo al quale trovare un appiglio.
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08 Marzo 2015, 15:24