20 Aprile 2009, 16:32
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Un nuovo percorso di partecipazione sociale, di assistenza socio-educativa, di consapevolezza delle loro potenzialità. Trenta soggetti ex detenuti tossicodipendenti o alcoldipendenti o portatori di malattie causate da alcol o droga, che hanno beneficiato dell’indulto, hanno ripreso un nuovo cammino nella società. Tutto questo grazie al progetto Intra, finanziato dal Ministero delle Politiche sociali, che si conclude il prossimo 28 aprile dopo un anno di lavoro, con la Provincia regionale di Palermo come ente capofila.
Un’iniziativa, coordinata dall’assessorato provinciale alle politiche sociali, che ha avuto come soggetti attuatori la società cooperativa “Fenice”, la cooperativa sociale “Azzurra”, l’associazione “Progetto Giovani” , la società cooperativa Co.gi.p.s., unitamente all’apporto del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Ausl 6 di Palermo.
I risultati finali sono stati illustrati questa mattina a palazzo Comitini nel corso di una conferenza stampa dal Presidente della Provincia Giovanni Avanti, dall’assessore provinciale alle politiche sociali Domenico Porretta, dal direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Ausl 6 di Palermo Alfonso Accursio e dai responsabili delle associazioni che hanno realizzato il progetto. A Palermo hanno beneficiato dell’indulto circa 500 detenuti con problemi di tossicodipendenza, alcoldipendenza e portatori di malattie correlate, 350 provenienti dal carcere Pagliarelli e 150 dall’Ucciardone.
Per il progetto Intra sono stati selezionati dai Sert (Servizi territoriali per le tossicodipendenze) 30 di questi soggetti, fra i 20 e i 50 anni, quasi tutti maschi, che, oltre a ricevere una borsa di partecipazione di 1200 euro a testa, hanno intrapreso un percorso di recupero psico-sociale e reinserimento sociale presso i tre sportelli territoriali a bassa soglia (Drop-in, Prova, Centro Punto Focale) gestiti dalle quattro associazioni attuatrici del progetto.
E’ stato realizzato un circuito di presa in carico del singolo individuo, con l’affiancamento di un tutor, che ha puntato su diversi trattamenti di carattere medico, psicologico, di consulenza giuridica e di orientamento al lavoro, piu’ un programma di attivita’ sportive e ricreative, cineforum, laboratori manuali e creativi, laboratorio fotografico, visite guidate in citta’. Un percorso individualizzato, elaborato con il soggetto interessato, ma con diversi momenti di gruppo. I lavori realizzati dai 30 ex detenuti saranno presentati il prossimo 28 aprile presso il Centro direzionale della Provincia di via San Lorenzo nel corso della manifestazione finale del progetto. Sara’ allestita una mostra fotografica, una mostra di manufatti di decoupage e terracotta, una mostra di lavori di taglio e cucito, e sara’ presentato un dvd del progetto.”Il progetto Intra – ha affermato il Presidente Avanti – e’ intervenuto in un campo, quello del post indulto, che presentava varie situazioni di criticita’, con l’esigenza quindi di avviare azioni efficaci e tempestive di intervento integrato per favorire il reinserimento sociale dei soggetti coinvolti.
Il metodo seguito e i risultati ottenuti attestano che Intra ha rappresentato un ottimo modello di collaborazione fra pubblico e privato, a conferma che in questo settore, ma non solo in questo, la strategia da seguire non puo’ prescindere da questo connubio”. “Il progetto si chiude – sottolinea l’assessore Porretta – ma per 30 persone si apre invece un nuovo orizzonte, grazie ad un livello di attivita’ e di servizi di grande professionalita’ ed efficienza. Abbiamo dato una risposta importante in termini di cambiamento di vita ad una fascia di soggetti che ora puo’ guardare avanti per un definitivo inserimento sociale. Il progetto ha seguito una metodologia complessa, ampia e per molti versi innovativa che oltre alle ricadute positive sull’individuo, ha registrato effetti indiretti sulla societa’ in termini di salute pubblica, di impatto sociale e di ordine pubblico”. Il progetto nel suo complesso ha mirato infatti non solo a sostenere gli ex detenuti nel loro percorso di trattamento e a ridurre il loro stato di emarginazione, di degrado e di esclusione sociale, ma anche a contenere la diffusione delle patologie legate all’abuso di stupefacenti e di alcol, alla diminuzione della mortalita’ per overdose e Aids, al contenimento dei costi sociali della tossicodipendenza. Tre le aree di intervento, attivita’ relazionali, consulenza – informazione – orientamento, attivita’ di accompagnamento. A queste azioni si e’ affiancata un’attivita’ finalizzata alla famiglia sul tema della genitorialita’, del recupero di livelli relazionali accettabili e sulla mediazione familiare.
Il progetto Intra ha visto impegnati 4 psicologi, 1 educatore, 2 medici specialisti, 3 avvocati, 4 consulenti-tutor, 4 assistenti sociali, un sociologo, un responsabile della valutazione, un progettista, oltre a personale amministrativo e di segreteria.
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20 Aprile 2009, 16:32