Programma di protezione per Spatuzza

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07 Settembre 2011, 18:54

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Gaspare Spatuzza, ex capomafia di Brancaccio, è stato ammesso al programma di protezione del Viminale per i collaboratori di giustizia. La decisione della commissione del ministero dell’Interno, presieduta dal sottosegretario Alfredo Mantovano, arriva dopo che il Tar aveva annullato la precedente decisione della commissione che un anno fa aveva negato a Spatuzza il programma di protezione. L’ammissione al programma di protezione arriva dopo l’esame della sentenza del Tar e i nuovi pareri espressi dalle procure interessate (Firenze, Caltanissetta e Palermo). Spatuzza ha iniziato a collaborare con la giustizia nell’estate del 2008. Ha parlato delle stragi del ’92 e dei presunti rapporti del boss Graviano con Marcello Dell’Utri e Berlusconi.

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“La Direzione Nazionale Antimafia e le Direzioni Distrettuali Antimafia di Caltanissetta, Firenze e Palermo hanno di recente fornito nuovi importanti elementi informativi, ulteriori rispetto a quelli a disposizione della Commissione centrale all’epoca della decisione del giugno 2010, con i quali sono stati documentati provvedimenti giudiziari adottati sulla base delle dichiarazioni rese dal collaboratore”. Queste le motivazioni fornite dal sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano alla decisione dell’ammissione di Gaspare Spatuzza al programma di protezione. Inoltre, spiega Mantovano “la sentenza del Tar ha affermato il principio di diritto secondo cui le dichiarazioni di Spatuzza, benché tardive, non precludono l’ammissione al programma di protezione in quanto riguardano non conoscenze dirette, ma dati appresi da altri (cosiddetti ‘de relato’)”. “La sentenza del Tar è comunque immediatamente esecutiva, e quindi la Commissione ha l’obbligo di eseguirla – dice ancora Mantovano – dunque oggi la Commissione ha disposto l’ammissione di Gaspare Spatuzza al programma speciale di protezione”.

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07 Settembre 2011, 18:54

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