05 Luglio 2013, 13:30
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Catania. Da domani e fino al 15 settembre è tempo di saldi. I catenesi in crisi economica, possono tirare un sospiro di sollievo e passeggiare per i negozi per fare compere, perché i commercianti sono pronti a ribassare i prezzi. La speranza di tutti è che i saldi contribuiscano a risollevare l’economia. A Catania, saranno un migliaio, i negozi di abbigliamento, calzature e accessori che abbasseranno i prezzi. L’ultimo trimestre del 2013 per i commercianti è stato piuttosto duro e difatti notevole è stato il calo delle vendite.
Speranze vane? Le previsioni non sono rosee secondo il Codacons, Francesco Tanasi, segretario nazionale ha infatti dichiarato: “I consumatori siciliani, a causa della crisi economica in corso e in vista di tempi duri, limiteranno ulteriormente il budget da destinare agli sconti di fine stagione, acquisteranno perciò solo beni indispensabili e di valore contenuto al punto che meno della metà delle famiglie potrà permettersi compere durante i saldi e il valore medio dello scontrino scenderà a 82 euro”. Delle 135 mila famiglie catanesi, l’Ascom Confcommercio prevede che solo la metà più o meno, circa 72 mila quindi, saranno colte da quella che ancora si chiama “febbre da shopping”. Secondo le stime dell’associazione commercianti ogni nucleo familiare lascerà nelle casse dei commercianti della città 325 euro mentre l’acquisto medio per persona si aggirerà intorno ai 125 euro.
Ma a Catania, conteggiando anche coloro che dalla provincia si sposteranno per fare acquisti, potrebbero essere spesi circa 27 milioni di euro. “Pur trattandosi di numeri importanti – afferma il presidente provinciale di Confcommercio Catania Riccardo Galimberti – siamo ben distanti dagli anni d’oro dei saldi che saranno determinanti per tentare di riequilibrare i bilanci delle nostre aziende. Contiamo di incrementare la previsione di spesa relativa alle famiglie catanesi anche con gli acquirenti dell’hinterland. I saldi saranno un’opportunità, quest’anno più che mai, grazie al fatto che l’offerta proposta dai commercianti sarà su una base di sconto più ampia rispetto al passato. Si partirà da subito, in gran parte dei negozi, con sconti del 40%”.
Gli acquirenti saranno ben garantiti da regole comportamentali tenute dai commercianti su indicazione dell’Ascom Confcommercio. Per i saldi infatti deve essere indicato il prezzo iniziale, la percentuale di sconto ed il prezzo finale scontato e al cliente è consentito l’utilizzo di carta di credito. Cauto nelle previsioni anche Francesco Sorbello di Confcommercio Catania che spiega: “La battaglia condotta da Confcommercio contro l’aumento dell’IVA è stata determinante per evitare che si amplificassero ancor di più i problemi strutturali della nostra economia e del commercio, che in questi anni sono stati tra l’altro condizionati anche all’aumento dei prezzi nel settore dei servizi indispensabili. Ma quello che ci preoccupa maggiormente è che tra i capoluoghi siciliani, Catania, insieme a Palermo, sia la città con il minor numero di dichiaranti reddito. Solo il 40,3% dei cittadini infatti presenta un reddito contro il 47,5% di Ragusa o il 46% di Enna. Anche in termini di reddito pro capite siamo messi male, con 9.528 euro siamo penultimi dopo Trapani. Questo è il sintomo di un malessere diffuso che si ripercuote negativamente sui consumi”.
Anche in Regione si pensa ai saldi e così, all’Assessorato regionale alle attività produttive si sta mettendo mano al testo unico del commercio, che prevede anche una rivisitazione della normativa sulle vendite promozionali. Sempre Sorbello spiega: “L’attuale normativa sulle vendite promozionali non solo è datata e non in linea con la successiva normativa sul commercio emanata dalla stessa Regione Sicilia ma è anche obsoleta rispetto alle emergenti esigenze degli operatori commerciali e dei consumatori. Dovremo dare maggiore margini di manovra e libertà agli esercenti affinché possano adattarsi senza troppi vincoli alle mutevoli condizioni di mercato.
Infine, secondo la Confesercenti, i saldi, saranno una grande occasione per clienti e commercianti. “Ci aspettiamo una piccola inversione di tendenza nei consumi – spiega il direttore di Confesercenti Catania, Salvo Politino – la crisi economica e la situazione climatica incerta hanno rallentato le vendite primaverili. I prossimi saldi estivi saranno una duplice occasione: per i clienti, che potranno usufruire di sconti iniziali eccezionali e acquistare capi e beni senza prosciugare il proprio budget e per i commercianti, che avranno invece la possibilità di esaurire le giacenze accumulate in un anno particolarmente difficile”.
“Quest’anno i saldi arrivano dopo una primavera difficile – prosegue ancora Politino – la causa principale delle difficoltà del settore è chiaramente ascrivibile alla riduzione della spesa degli italiani. Si sconta altresì un eccesso di concorrenza: da un lato, dell’industria della contraffazione moda, che fa perdere al settore 12 miliardi l’anno; dall’altro, quella dei siti di “saldi privati” online e dei Factory Outlet, che sostanzialmente praticano promozioni tutto l’anno. La nostra associazione non si stancherà mai di chiedere alla classe politica interventi urgenti per favorire la tenuta delle aziende e al sistema bancario di tornare a garantire il credito alle micro e PMI. Ogni saracinesca che si abbassa – conclude – è un regalo al degrado e alla micro criminalità.”
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05 Luglio 2013, 13:30