Prostituta per paura| “Le porterò i suoi soldi”

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22 Giugno 2016, 18:46

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PALERMO – Trent’anni e il destino segnato da un numero di telefono. Si sale su un barcone con l’illusione che quei numeri scritti su un biglietto siano la combinazione per iniziare una nuova vita. Ed invece servono solo ad aprire le porte dei bordelli di Palermo, Reggio Calabria e Napoli. Il blitz dei finanzieri della Polizia tributaria del capoluogo siciliano, che ieri ha portato quattro persone in carcere, ci consegna la triste storia di una giovane nigeriana.

Il numero che le era stato consegnato prima della partenza era quello di Osaro John, considerata la maman della banda, la donna che avviava le ragazze alla prostituzione. La giovane nigeriana, sbarcata a Lampedusa nel 2015, era stata ospitata in un centro di accoglienza di Siculiana, da cui “è stata prelevata” e condotta nell’abitazione della Osaro a Reggio Calabria.

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Ed è qui che i finanzieri l’hanno individuata e hanno trovato le conferma a quanto era già emerso dalle intercettazioni. Era stata lei stessa, nel marzo scorso, a parlare dei prezzi per le prestazioni sessuali e dei soldi consegnati alla tenutaria della casa del sesso: “I prezzi sono tra i 20 e i 30 euro e che se vanno con clienti, per ciascun cliente devono dare 5 euro a questa persona titolare del posto dove lavorano…”.

Era riuscita a scappare dopo che aveva versato “undici mila euro” alla maman ed era pronta per paura a saldare il suo debito (trenta mila euro, pagati prima della partenza, ndr): ”Anche se porta la mia causa fino al tempio Ayilala, prima loro chiamano qua e io gli dirò: signore i soldi che mi ha detto sono troppi, non ho detto che non pago. Pagherò… se mi chiama, io le dirò: non preoccuparti, stai tranquilla, io ti porterò i tuoi soldi. Io ancora non mi sono sistemata… io le porterò i suoi soldi e così non si ammazza nessuno per questo”.

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22 Giugno 2016, 18:46

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