Prostituzione e ricatti |Romena rifugiata alla Playa - Live Sicilia

Prostituzione e ricatti |Romena rifugiata alla Playa

I Carabinieri di Catania hanno arrestato Janina Marin (la foto all'interno) ricercata da febbraio. La 30enne è accusata di tentata estorsione in concorso e favoreggiamento della prostituzione. I PARTICOLARI DELL'INDAGINE

arrestata squillo
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Janina Marin

CATANIA – Sesso a pagamento e ricatti. Questi i retroscena del giro di prostituzione in cui sarebbe coinvolta una rumena, latitante da febbraio e catturata a Catania. Janina Marin, 30 anni, aveva trovato rifugio a casa del fratello George alla Playa. I Carabinieri hanno bussato alla porta e le hanno notificato l’ordinanza firmata dal Gip di Ragusa. Le accuse nei confronti della trentenne sono tentata estorsione in concorso e favoreggiamento della prostituzione.

La donna a febbraio era riuscita a sfuggire all’arresto tornando in Romania: da allora le ricerche non sono mai state interrotte, anche perchè era stato emesso un mandato europeo. Grazie ad un attento lavoro investigativo i carabinieri sono riusciti a sapere che Janina era tornata in Italia e precisamente dal fratello, che sta scontando i domiciliari in un’abitazione alla Playa di Catania per gli stessi reati della sorella.

L’ordinanza scaturisce da un’indagine dei carabinieri iblei avviata negli ultimi mesi del 2013 e che ha portato all’arresto di altri due componenti della famiglia Marin. I due indagati sarebbero coinvolti in un estorsione ai danni di un imprenditore di Vittoria: l’uomo era stato fotografato durante alcuni rapporti sessuali con alcune squillo dell’est europeo, contattate tramite una bacheca di annunci on-line. A quel punto è arrivata la minaccia: per impedire la divulgazione delle immagini avrebbe dovuto pagare in più tranche la somma di 100.000 euro. L’inchiesta dei militari ha portato a ricostruire il sistema: dall’adescamento al ricatto. Le prostitute (tutte di nazionalità rumena) avrebbero contattato i clienti attraverso annunci on line: gli incontri avvenivano in alcune abitazioni di Comiso, comune della provincia iblea.

Latitanza finita, dunque, per la 30enne rumena che è detenuta al carcere di Piazza Lanza.


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