Protesta a piedi nudi | per salvare ‘Casa Serena’

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03 Aprile 2014, 20:14

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MESSINA- Singolare protesta dei lavoratori di “Casa Serena”. Alcuni dipendenti della struttura di accoglienza per anziani hanno manifestato al Comune a piedi scalzi perché l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere il centro. La proroga di un mese del servizio, che scadrà il 30 aprile, ha avuto l’effetto di uno zuccherino sul piatto davvero amaro messo davanti ai lavoratori e agli anziani ospitati nella struttura di Montepiselli. Oggi è iniziato il presidio permanente dei lavoratori della Cisl, capitanati dal delegato sindacale Antonio Rodio, che saranno presenti in modo permanente a Palazzo Zanca. Gli esponenti della Cisl confermano la pozione già espressa in passato: La struttura non deve chiudere. Infatti i lavori già appaltati e coperti finanziariamente per la messa in sicurezza dell’apparato antincendio, considerato fondamentale per l’agibilità di una struttura, vengono considerati sufficienti affinché un numero di anziani (tra i 30 e i 50), possano restare a “Casa Serena”.

Per i restanti si potrà contare sull’ospitalità temporanea di altre strutture pubbliche, per permettere la realizzazione degli altri lavori di messa in sicurezza. “Finora abbiamo avuto tante promesse e pochi fatti – denuncia Antonio Rodio– molti dall’1 maggio entreranno in regime di disoccupazione con soli 200 euro dato il contratto part-time, non è possibile essere trattati così dopo ventisei anni di servizio. L’amministrazione deve darci delle risposte, dica una volta per tutte che cosa vuole farne di ‘Casa Serena’”.

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03 Aprile 2014, 20:14

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