23 Marzo 2015, 19:58
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CATANIA Hanno portato i loro trattori fino alle porte della città, davanti alla sede del Consorzio agrario, per protestare contro l’imu agricola diventata legge nei giorni scorsi. Una tassa insostenibile per le aziende agricole catanesi e siciliane, che rischiano di subire un colpo dopo il quale sarebbe difficilissimo continuare a fare impresa. Ad aggregare gli imprenditori agricoli etnei per la protesta dei trattori è stato il coordinamento provinciale di Agrinsieme, la sigla che racchiude: Cia, Confagricoltura, Coonfcooperatve, Agci, Legacoop e Alleanza delle Cooperative Italiane.
“Le sollecitazioni del mondo agricolo per cancellare l’Imu sui terreni agricoli sono state disattese dal Parlamento Nazionale che ci ha chiuso la porta in faccia – dichiara il coordinatore di Agrinsieme Catania Giovanni Selvaggi – ora tocca al presidente della Regione, Rosario Crocetta, al quale abbiamo chiediamo un incontro, mettere in campo tutte le forze utili per valutare i meccanismi giuridici in grado di impugnare la legge e ricorrere alla sua incostituzionalità, sostenendo il riconoscimento dell’insularità e chiedere l’esonero del pagamento Imu”.
In attesa di ricevere una risposta dal governatore siciliano gli agricoltori siciliani chiedono, per bocca del presidente provinciale Cia e membro del coordinamento provinciale di Agrinsime Giuseppe di Silvestro, ai sindaci e alla loro rappresentanza (Anci) “di ricorrere in commissione Tributaria e prevedere comunque nei loro bilanci di previsione – in quanto obbligati – l’aliquota minima prevista dalla legge”.
Per il coordinamento di Agrinsieme servirebbe anche, “l’immediata costituzione del tavolo sulla fiscalità in agricoltura per trovare soluzioni necessarie al settore e la revisione di tutta la normativa e del catasto terreni che oggi genera un’imposta superiore di tre/quattro volte il valore reale di mercato dell’immobile”.
“Intanto la mobilitazione continua – annunciano dal coordinamento di Agrinsieme – con una manifestazione unitaria con sfilata di mezzi agricoli domenica prossima a Caltagirone”. “Non ci fermeremo – sottolineano i rappresentanti del mondo della cooperazione agricola, Giuseppe Giansiracusa e Luciano Ventura – quella sull’Imu agricola è una battaglia che dovrà coinvolgere tutte le comunità, i cittadini, gli studenti, i sindaci ed i deputati, compresi quelli che hanno votato a favore dell’imposizione sui terreni, affinché rivedano la loro posizione per difendere le ragioni del territorio di cui sono diretta espressione. La tassazione è insostenibile, il valore dello strumento terra è molto squilibrato rispetto alla capacità di generare reddito”.
“Sono vicina agli agricoltori che oggi protestano dopo l’approvazione della legge sull’ IMU agricola e ai quali confermo piena solidarietà. Sebbene l’ultima formulazione contenga correttivi, rimane una fortissima penalizzazione soprattutto per le piccole aziende costrette a sopportare il peso di una tassazione indifferenziata in assenza di una perequazione che tutti auspicavamo”. Lo dichiara Michela Giuffrida, parlamentare europeo del Pd e componente della Commissione Agricoltura.
“Mentre l’ Europa concentra le sue forze sullo sviluppo rurale, fissando importanti obiettivi strategici come competitività e redditività e stanziando corposi fondi attraverso il FEASR, l’Italia ostacola gli agricoltori imponendo nuove imposte in un Paese in cui solo il 6% degli agricoltori ha meno di 35 anni. L’Imu agricola – continua l’europarlamentare Giuffrida – contraddice quanto stabilito dalla PAC il cui obiettivo è mantenere vive le campagne e la filosofia stessa della politica comunitaria di incentivazione alle aziende agricole. Come ho già fatto prima – conclude Giuffrida – sono al fianco degli agricoltori per chiedere di abrogare una tassa iniqua e ingiusta.Le difficoltà economiche delle casse pubbliche non si risolvono gravando di tasse chi già soffre una crisi senza precedenti”.
“Sono al fianco degli imprenditori agricoli etnei che stamattina hanno protestato contro l’imu agricola diventata legge nei giorni scorsi” Lo dichiara Giovanni La Via (NCD/PPE), Presidente della Commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo. “L’Imu agricola è di per sé un’imposta cui siamo contrari, si rischia di determinare (a prescindere dai criteri prescelti) per alcuni comparti un danno di grandissime dimensioni”. “Gli agricoltori – conclude Giovanni La Via – non possono materialmente essere in grado di pagare un’imposta superiore al proprio reddito. Con l’approvazione dell’IMU agricola é stato commesso un grave errore. Il Governo prenda subito l’impegno di rimediare nella prossima legge di stabilità, cancellando definitivamente questa tassa sbagliata, iniqua e sproporzionata!”
“Siamo al fianco delle migliaia di agricoltori della provincia di Catania che devono fare i conti con un provvedimento del Governo che non ci piace, perché è iniquo e penalizza ancora di più le già drammatiche condizioni del comparto produttivo agricolo”. Lo dichiarano le deputate del Partito Democratico Luisa Albanella, Camera dei Deputati, e Concetta Raia, Ars, presenti questa mattina alla manifestazione organizzata da Agrinsieme.
“Abbiamo presentato in Parlamento un nuovo ordine del giorno – spiega la parlamentare Albanella –per chiedere al Governo di introdurre, tra l’altro, l’esenzione dal pagamento della IMU anche i 1092 comuni svantaggiati esclusi; di aumentare la detrazione fiscale a 500 euro, estendendola anche ai pensionati ex coltivatori diretti o ex imprenditori agricoli professionali; di spostare al 30 giugno 2015 la data entro la quale è previsto il pagamento della rata IMU dovuta per l’anno 2014, senza che il contribuente incorra nel pagamento di sanzioni e interessi; di reinserire, le agevolazioni IRAP, appena abrogate”.
“Anche a Livello regionale il Governo faccia qualcosa – esorta Concetta Raia – per questo chiediamo al presidente Crocetta un incontro urgente con le categorie di lavoratori perché intervenga in sede nazionale”.
“L’Imu agricola? Una delle vergogne del governo Renzi”. Non usa giri di parole l’on. Basilio Catanoso, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati nonchè coordinatore provinciale di Forza Italia a Catania, che questa mattina, assieme all’eurodeputato Salvo Pogliese e al deputato all’Ars Alfio Papale, ha preso parte ad una manifestazione degli agricoltori indetta a Catania contro l’imposta voluta dal Governo Renzi.
“Una tassa che nessun agricoltore potrà pagare – osserva l’on. Catanoso -. Di fatto, il centrosinistra continua a prendere in giro tutti, tra l’altro, spostando il problema sui comuni, chiamati a diventare esattori. Ci accorgeremo tra 3, 4 o 5 anni degli effetti sui bilanci, per ora l’Imu agricola toglie non solo il sonno ma anche la speranza di un futuro migliore agli agricoltori di tutta Italia”.
Per l’on. Catanoso “la serietà di un governo è data dalla scelta delle priorità. Renzi ha scelto gli sbarchi degli immigrati, gli 80€, altre costose corbellerie che poi dovranno trovare copertura economica, vera o finta, salvo poi tartassare gli agricoltori, di fatto distruggendo l’agricoltura”.
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23 Marzo 2015, 19:58