12 Luglio 2016, 16:16
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PALERMO – Protesta questa mattina davanti alla Prefettura di Palermo dei lavoratori edili delle aziende confiscate del gruppo Aiello di Bagheria. I 120 lavoratori, in risposta alla sollecitazione dello Stato, avevano costituito la coop Ati Bagheria, per dare continuità produttiva alle tre imprese del gruppo. Ma il 28 agosto scadrà la cig e, dopo una lunga gestione in amministrazione giudiziaria, scatteranno i licenziamenti. Oggi la Fillea e la Cgil, che chiedono la revoca dei licenziamenti, sono stati ricevuti dal capo di gabinetto del prefetto, assieme a una delegazione di lavoratori, che per strada hanno manifestato tutta la loro rabbia, rallentando il traffico.
Oggi i lavoratori chiedono conto della gestione della loro azienda, che ai tempi del sequestro era in possesso di certificazione professionale di altissimo livello, aveva un parco macchine efficiente e bilanci in ordine. “I lavoratori – dice il segretario della Fillea Cgil Francesco Piastra – si sentono abbandonati dallo Stato, la tensione è altissima. E’ stato fatto un passo indietro clamoroso che, se confermato, metterebbe sulla strada i lavoratori, che chiedono di lavorare. Lo Stato ne uscirebbe sconfitto e le inefficienze che abbiamo denunciato sulla gestione delle aziende confiscate sarebbero conclamate”.
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12 Luglio 2016, 16:16