01 Settembre 2009, 18:44
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Ieri a Palermo sindacati e insegnanti precari hanno occupato l’ufficio del provveditore provinciale, oggi è toccato a Catania. Nel capoluogo etneo, dopo momenti di tensione per l’opposizione dei dipendenti, l’ufficio scolastico provinciale è stato occupato dai manifestanti. E mentre a Messina la protesta monta anche contro i sindacati (Uil, Gilda, Snals e Cisl), accusati di “inefficenza, silenzio assordante e disimpegno” dai manifestanti che hanno chiesto le dimissioni dei vertici regionali, Maurizio Bernava – segretario regionale della Cisl – ha scritto al presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
La Cisl Sicilia ha infatti inviato nel pomeriggio una lettera a Lombardo in cui si chiede “l’adozione di tutti gli atti di competenza del governo regionale e un urgentissimo intervento presso il presidente del Consiglio”, Silvio Berlusconi. Maurizio Bernava ha anche incontrato stamane gli insegnanti precari che presidiano da giorni la sede dell’ufficio scolastico provinciale di via Praga, a Palermo, portando la solidarietà della Cisl.
Il sindacato in una nota denuncia la dimensione di “dramma sociale” della vicenda. In Sicilia sono infatti oltre settemila i posti tagliati dal primo settembre. Si invocano “garanzie” per la scuola siciliana e i suoi lavoratori, in particolare per quelli precari. Per effetto dei tagli che ”stanno devastando, nella regione, l’esercizio del diritto allo studio”, quati insegnanti, secondo la Cisl, sono stati relegati allo “stato di disoccupati”, con l’annullamento dei progetti di vita e delle legittime aspettative professionali.
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01 Settembre 2009, 18:44