“Prova d’arte” contro la crisi| Reina: “Da ripristinare presto”

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15 Gennaio 2016, 19:53

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PALERMO – La prova d’arte è uno strumento di meritocrazia e giustizia e Confartigianato Palermo sta lavorando per fare in modo di ripristinarla. Abbiamo incontrato l’assessore regionale al Lavoro, Gianluca Miccichè, che ha condiviso il nostro progetto e mostrato la propria disponibilità ad una collaborazione proficua”.

A dichiararlo è il presidente Nunzio Reina, che aggiunge: “La prova d’arte permetterebbe di aprire un’attività a chi “per legge” si trova fuori dal mercato pur avendo acquisito una professionalità. Quella attuale è infatti una legge inadeguata, basti pensare che nel settore dell’Acconciatura ed Estetica è previsto che per potere aprire un’attività occorrono almeno tre anni di lavoro dipendente qualificato presso un impresa dello stesso campo, seguito da un corso di formazione teorica. Ciò deve avvenire entro cinque anni dalla formulazione della richiesta di apertura. In pratica – precisa Reina – un dipendente qualificato che ha fatto per 20 anni l’acconciatore, regolarmente inquadrato, non può aprire un negozio se da due anni e una settimana non lavora. Quella della prova d’arte potrebbe essere un’apertura al mondo del lavoro ed un’azione contro l’abusivismo di necessità a cui, purtroppo, si va incontro. Si tratta di una richiesta che arriva da oltre 500 attività con meno di duemila dipendenti”.

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Siamo disponibili a trovare una soluzione, dialogando insieme alle associazioni – dice l’assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè – affinché si pervenga ad uno snellimento delle procedure e dei requisiti di accesso per la prova d’arte che consentirebbe agli artigiani, importante tessuto produttivo di questa Regione, di accedere al mondo del lavoro”.

 

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15 Gennaio 2016, 19:53

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