Province, Castiglione attacca: | “Ddl incostituzionale”

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12 Marzo 2013, 13:00

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PALERMO – “Vogliamo ridurre i costi della politica, proprio per questo il disegno di legge presentato da Crocetta sull’abolizione delle Province non lo votiamo. Porterà solo caos istituzionale”. Il co-coordinatore del Pdl Giuseppe Castiglione parte all’attacco del presidente della Regione, dopo le schermaglie annunciate ieri dal capogruppo all’Ars Francesco Scoma. “Questo ddl porta con sé evidenti questioni di incostituzionalità – prosegue Castiglione -. Non è possibile rinviare sine die le elezioni come vuole il governo regionale”. L’ex presidente della Provincia di Catania sottolinea l’aspetto dei costi, sfruttando i punti deboli di un disegno di legge che porta con sé solo la soppressione delle attuali Province ed il loro conseguente commissariamento per i prossimi sei mesi. “Rischiamo di far nascere trenta liberi consorzi più le tre città metropolitane – afferma – con costi in aumento. Se Crocetta fa della questione un tema di comunicazione, noi invece poniamo in modo perentorio il tema della razionalizzazione della spesa”.

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Scoma sottolinea quindi la questione dei seimila dipendenti degli enti provinciali in Sicilia. “Qualora venissero assorbiti dalla Regione costerebbero molto di più – sottolinea il capogruppo del Pdl all’Ars -, mentre se venissero assunti nei Comuni creerebbero un grosso problema per il patto di stabilità”. La posizione del Popolo della libertà è dunque quella di una ferma opposizione, che sfida Crocetta a un confronto televisivo. “Chiediamo di discuterne in un dibattito televisivo regionale o in forum in un quotidiano – dice Castiglione -. Questo non è un tema che Crocetta può affidare agli annunci in talk show nazionali”. Pronta intanto una pioggia di emendamenti, che allenteranno i tempi. “Intanto – afferma Scoma – chiederemo le 48 ore di tempo per presentare i nostri emendamenti. L’esame del testo quindi avverrà probabilmente la prossima settimana”. Resteranno quindi pochi giorni per il via libera al testo, senza il quale si andrà regolarmente a votare per il rinnovo delle Province a maggio.

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12 Marzo 2013, 13:00

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