23 Gennaio 2013, 20:30
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PALERMO – Vanno a scadenza le amministrazioni provinciali in primavera. Ed in attesa di conoscere le intenzioni della giunta regionale in merito al riordino delle stesse arriva una proposta che vede come primo firmatario Gino Ioppolo, deputato regionale della lista Musumeci. Il disegno di legge di iniziativa parlamentare approderà nelle prossime ore in commissione Affari istituzionali e propone il mantenimento delle Province, oltre al potenziamento delle loro prerogative. “Il ddl prevede un aumento di competenze – dice Ioppolo – che dovranno riguardare anche altri settori, come la pianificazione urbanistica e territoriale. Tra l’altro non comporta alcun tipo di spesa. Non grava né su Regione né su gli Enti locali. Immaginiamo il decentramento a costo zero: personale e risorse in atto già impegnati dovrebbero essere trasferiti alle Province per far fronte alle nuove competenze”.
Il disegno di legge prevede anche un abbattimento dei costi: il 20 per cento del numero di consiglieri e assessori, il 30 per cento delle indennità. “Credo di aver dimostrato – sostiene Nello Musumeci – che un ente intermedio svolga una funzione determinante come ruolo di cerniera fra una Regione, sempre più protesa alla gestione piuttosto che alla programmazione, ed una realtà comunale sempre più fragile e frammentata. Chiaramente però vanno fatte lavorare e dotate di competenze”. All’orizzonte c’è però l’appuntamento elettorale che darà un volto ai nuovi presidenti delle nove Province siciliane. Il ministro Anna Maria Cancellieri ha infatti comunicato in giornata che la prossima tornata amministrativa si svolgerà il 26 e 27 maggio, con eventuali ballottaggi quindi giorni dopo.
L’ipotesi più plausibile è che avvenga una proroga delle amministrazioni fino ad ottobre, così che l’Ars abbia il tempo necessario per legiferare in tema di competenza delle Province. “Siamo assolutamente contrari a qualunque commissariamento – afferma Musumeci – e basterebbe un po’ di buona volontà per far viaggiare il ddl su di un binario preferenziale, portando all’approvazione in un paio di mesi”. Il vero tema resta quindi quello della riforma che definisca le nuove competenze da assegnare alle Province, oltre che al possibile accorpamento delle stesse. A discuterne dovrebbe essere la prossima giunta presieduta da Rosario Crocetta, che farà una propria proposta da presentare in Aula.
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23 Gennaio 2013, 20:30