14 Marzo 2017, 20:25
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PALERMO – “Dopo l’audizione di oggi in Commissione bilancio è chiaro che, di questo passo, presto le ex Province cadranno nel baratro”. Il grido d’allarme è dei segretari regionali Agliozzo e Crocè (Fp Cgil), Montera (Cisl Fp) e Crimi (Uil Fpl) che oggi sono stati sentiti in seconda commissione Bilancio e programmazione all’Ars, dove è iniziato l’esame della manovra Finanziaria. “Le risorse finanziarie ad oggi ancora soltanto ipotizzate dal governo – proseguono le sigle – non bastano. Solo per garantire gli stipendi del personale servono 180 milioni e 210 milioni complessivamente per la mera sopravvivenza degli enti, al netto della erogazione di servizi fondamentali come le infrastrutture e le scuole, solo per citarne alcuni. Ad oggi, sarebbero supposti e quindi non esigibili appena 70 milioni come compensazioni sull’Iva e altri 53 milioni dei quali, però, oltre 19 sono già destinati ai disabili e saranno imputati in un altro capitolo. Insomma, ad oggi le somme previste dal governo rappresenterebbero nemmeno la metà di quanto necessiti per mantenere in piedi gli enti ed evitare il fallimento. I fatti – proseguono i segretari regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl– sono questi. Il resto sono solo chiacchiere”. Per completezza d’informazione, alcuni degli enti sono nuovamente in grave ritardo con il pagamento degli stipendi. Per essi è stato già proclamato lo stato d’agitazione. “Ovvio che sinché le risorse necessarie non verranno reperite – concludono i sindacalisti – non molleremo la presa”.
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14 Marzo 2017, 20:25