18 Ottobre 2012, 18:07
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PALERMO – Un ponte radio fra la sede della Provincia di Palermo e le località di Piano Zucchi e Piano Battaglia, costato 270mila euro e commissionato alla Morotola vent’anni fa, per esigenze di Protezione civile. Utile, certo. Peccato che non sia mai entrato in funzione per colpa di Palazzo Comitini. E ancora 28 stazioni periferiche dotate di ripetitori del valore di 10mila euro l’uno, praticamente spariti nel nulla.
Il capogruppo del Pd alla Provincia di Palermo, Gaetano Lapunzina, punta ancora una volta il dito contro l’amministrazione di Giovanni Avanti. “Per ben quattro sedute consecutive – dice l’esponente democratico – il consiglio provinciale, investito dell’approvazione del debito, ha inutilmente chiesto che l’Amministrazione attiva relazionasse, anche attraverso i competenti Uffici della Protezione civile, sull’incresciosa vicenda. Ma in Aula non è venuto nessuno”.
Una vicenda che si potrebbe definire curiosa, se non fosse che ci sono di mezzo soldi pubblici, e sulla quale Lapunzina chiede che venga fatta chiarezza una volta per tutte, e che segna l’ennesimo scontro tra l’esponente democratico e la giunta Avanti, che Lapunzina non esita a definire posticcia. “Vicari, Misuraca, Cannella e Macchiarola – si legge in una nota del consigliere – i quattro “mega” assessori subentrati ad agosto non hanno preso parte, in tre mesi, ad alcuna deliberazione. Per di più, in un periodo di importanti scadenze, uno di essi, la senatrice Simona Vicari, ha assunto la delega al Bilancio, senza però nemmeno partecipare alla riunione di Giunta in cui lo strumento di programmazione è stato varato. Lo hanno chiamato ‘spirito di servizio’, ma è solo una vergognosa occupazione di potere”.
E Lapunzina rincara anche la dose. “Giovanni Tomasino è stato nominato vicepresidente ad agosto e silurato dopo neanche un mese, per far posto, in quel ruolo, alla Vicari. Con la conseguenza che, da allora, nemmeno l’assessore Tomasino assicura più la sua presenza in Aula, dove il Piano Triennale delle opere pubbliche da tempo attende di essere illustrato ai consiglieri. Ma ormai è chiaro che il residuo interesse che suscitano le opere pubbliche, in una Provincia di Palermo assolutamente ingessata, è legato alla nomina degli esperti: dei cinque cui puntualmente viene rinnovato l’incarico, ben due sono esperti proprio in quelle opere pubbliche che, anche se non si fanno, poco importa”.
“Ho saltato solo una seduta – si difende Tomasino – e aveva già avvertito la presidenza del consiglio. Questo pomeriggio sarò regolarmente in Aula”. E circa le voci che vorrebbero Tomasino, fedelissimo di Avanti, silurato a sua insaputa dal ruolo di vicepresidente per far posto alla Vicari, l’assessore smentisce: “Ne ero ovviamente al corrente, quella casella spetta al Pdl”.
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18 Ottobre 2012, 18:07