02 Novembre 2012, 18:43
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CATANIA-Il giorno “buono” potrebbe essere quello di lunedì. Tra tre giorni, insomma, Lombardo potrebbe scegliere il commissario della Provincia di Catania. Una tentazione forte, troppo forte al momento per il presidente della Regione uscente, quella di piazzare un proprio uomo nell’ente guidato finora dal nemico giurato Giuseppe Castiglione. Senza dimenticare che la Provincia di Catania è stata “casa” di Lombardo per molti anni, un’esperienza che ha in qualche modo lanciato e preparato l’ascesa a Palazzo d’Orleans del politico di Grammichele.
Ma il destino della Provincia di Catania si incrocia anche con quello del neo eletto governatore Crocetta. Un “triangolo” in piena regola, insomma, con la poltrona di Palazzo Minoriti al centro tra il presidente uscente e quello “entrante”.
Lunedì, dicevamo. Perché in quella giornata le “carte” arriveranno sul tavolo di Lombardo. Che è ancora il governatore. Lo sarà fino al giorno della proclamazione di Crocetta. Un governatore dimissionario e già sostituito dai cittadini siciliani. Ma che potrebbe cedere di fronte all’opportunità offerta dal calendario. “Comunque sia – assicura però lo stesso Lombardo – se dovessi essere io a scegliere il prossimo commissario della Provincia, lo farei consultandomi con Rosario Crocetta. Spero comunque – aggiunge con un pizzico di ironia – che il nuovo presidente si insedi già lunedì, così da evitarmi il rischio di cadere in tentazione”.
L’impressione, insomma, è che lunedì, qualora Crocetta non venisse proclamato presidente della Regione, Lombardo metterà nero su bianco la nomina. La documentazione, infatti, per quel giorno sarà già sul tavolo del presidente. La predisposizione delle “carte”, infatti, è partita il giorno stesso delle dimissioni di Giuseppe Castiglione. Da quel momento, l’assessorato alla Funzione pubblica e alle autonomie locali ha avviato l’iter. Che non si è ancora concluso. “Credo – assicura l’assessore Nicola Vernuccio – che lunedì sarà tutto pronto”. A quel punto, Lombardo potrà firmare la nuova nomina. Un nome da concordare con lo stesso assessore, oltre che con Crocetta. Una nomina che potrebbe però suscitare violente polemiche per la “sospetta” celerità. “E’ vero, – ammette Vernuccio – che a Caltanissetta per alcuni mesi non è stato nominato un commissario, e la provincia è stata guidata dal vicepresidente, ma è anche vero che ad esempio per la Provincia di Trapani abbiamo nominato il commissario dopo appena tre ore”.
In quell’occasione fu scelta per ricoprire il ruolo di commissario Luciana Giammanco (già commissario dell’Irsap). Una nomina che esclude il suo nome da quelli papabili per la Provincia di Catania (non si può nominare lo stesso commissario per più di un ente locale). Così, è spazio al “toto-nomine”. Il nome che si fa strada in queste ore è quello di Michelangelo Lo Monaco. Nominato, dopo l’arresto di Cateno De Luca, commissario straordinario del comune di Fiumedinisi, attualmente ricopre il ruolo di segretario generale a Taormina, dopo aver svolto quel ruolo a Bronte e in altri comuni del Catanese. Ma non è escluso che Lombardo decida, alla fine, di rivolgersi a un dirigente di ruolo, e in servizio, della Regione. Sempre che Rosario Crocetta non si sbrighi a “diventare presidente”.
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02 Novembre 2012, 18:43