20 Novembre 2012, 14:43
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CATANIA – Si respira un clima tesissimo in consiglio provinciale. E non si tratta del consueto gioco delle parti tra maggioranza ed opposizione. Anche se, poi, andrebbe compreso chi oggi tra gli scranni di Palazzo dei Minoriti sostiene un’amministrazione che, di fatto, non c’è più e chi invece no. Che gli animi siano surriscaldati oltremodo lo si capisce dalla conferenza dei capigruppo di questa mattina: un incontro condotto a furia di scambi d’accuse reciproche ed urla che testimoniano il momento più difficile di una consiliatura che ormai volge al termine del suo mandato. Ma a tradire il nervosismo di alcuni consiglieri non sono mica le indagini in corso di Procura e Corte dei Conti lo è, bensì, l’approvazione di un Bilancio di previsione che giunge in un contesto anomalo e complicato. “Che senso ha il passaggio di consegne di Castiglione con il commissario – esplode il consigliere Udc, Danubio -: un incontro dove ha posato in foto con tutti i dirigenti: ma che senso hanno queste cose”.
Che la corsa contro il tempo per approvare lo strumento finanziario, alla fine, non sarà una passeggiata di salute lo capisce anche sulla scorta di un emendamento che boccia le ultime tre delibere lasciate in “eredità” dall’ormai ex presidente Castiglione. Le delibere sono quelle che prevederebbero un aumento di indennità per alcuni dirigenti della provincia. “Non se ne deve parlare”, chiosa qualcuno. Intanto, sul bilancio entro domani pomeriggio dovranno essere presentati gli emendamenti; venerdì mattina verrebbe passato tutto agli uffici per esprimere il loro parere ed, al contempo, convocata un’altra riunione dei capigruppo. Sabato il giorno clou per l’eventuale approvazione. Andare oltre quella data sarebbe un rischio non indifferente.
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20 Novembre 2012, 14:43