18 Aprile 2013, 17:08
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PALERMO – La maggioranza Idv di Sala delle Lapidi fallisce, per la seconda volta consecutiva, l’approvazione dei Prusst e a piazza Pretoria, tra i consiglieri che sostengono l’amministrazione Orlando, rischia di scatenarsi la resa dei conti. Cronaca di una mattinata che ha visto i 29 consiglieri del gabbiano arcobaleno non presentarsi in Aula, facendo così saltare la seduta e ripetendo il copione andato di scena ieri sera.
Un doppio flop che è il primo vero passo falso del gruppo più numeroso di Palazzo delle Aquile, che ora si ritrova con un tutti contro tutti e alcuni consiglieri, tra cui il capogruppo Aurelio Scavone, finiti sul banco degli imputati. Ma al problema politico se ne aggiunge anche un secondo, di natura amministrativa ma assai più grave: se Sala delle Lapidi non approverà i Prusst entro il 3 maggio, il Comune non solo manderebbe all’aria una cinquantina di progetti ma soprattutto potrebbe ritrovarsi a dover restituire al governo nazionale 3,6 milioni di euro.
Un pasticcio in piena regola, insomma, cominciato ieri sera, con la seduta saltata per l’assenza di cinque consiglieri di maggioranza, e continuato stamane quando Idv si è dovuta chiudere in conclave per trovare un accordo sui Prusst che, sebbene abbiano ricevuto il parere delle commissioni competenti, sono finiti al centro di uno scontro tutto interno alla maggioranza. Da un lato il vicepresidente Nadia Spallitta, appoggiata da Luisa La Colla e Giusy Scafidi, e dall’altra Alberto Mangano e Pierpaolo La Commare, rispettivamente presidente della commissione Urbanistica e vice capogruppo. In mezzo Scavone, che non è riuscito a ricomporre le fratture: e così, mentre il gruppo tentava inutilmente di ricompattarsi, il presidente Totò Orlando ha chiamato l’appello sancendo la mancanza del numero legale ed evitando così alla maggioranza un vero e proprio Vietnam. Oggetto della discordia, per l’appunto, circa una cinquantina di Prusst sui quali già da tempo si consumava uno scontro intestino alla maggioranza e che sono stati oggetto anche di una polemica a distanza fra la commissione Attività produttive di Paolo Caracausi e il presidente della Confcommercio Roberto Helg.
“L’irresponsabilità di alcuni consiglieri del gruppo guidato da Aurelio Scavone – attacca Caracausi – ha fatto saltare la seduta, a dimostrazione che il capogruppo non è più in grado di tenere unito il gruppo facendo sintesi. E così salta di nuovo l’approvazione dei Prusst, un atto che ridarebbe fiato all’economia e darebbe posti di lavoro. Invito il presidente Orlando a riconvocare l’Aula al più presto per approvare una delibera che non si può non approvare per pochi saputelli integralisti. E rinnovo l’invito alle dimissioni rivolto già ieri a Scavone e alla Spallitta”. Una bordata in piena regola che avrebbe trovato sponda anche fra altri consiglieri, pronti a chiedere un passo indietro di Scavone.
Fibrillazioni che già ieri erano arrivate alle orecchie del sindaco Orlando, che non le aveva prese per niente bene, e a cui potrebbero saltare i nervi ora che tutto è stato rimandato al prossimo martedì. Proprio il primo cittadino aveva invitato il consiglio a far presto sui Prusst, per dare una risposta agli imprenditori, ed è probabile che quella di oggi rappresenti la goccia che fa traboccare il vaso. “Se entro il 3 maggio il consiglio non approverà l’atto – precisa l’assessore Tullio Giuffrè – daremo la proroga solo al primo avviso, tutti gli altri saranno bloccati. E dovremo restituire al governo 3,6 milioni, di cui 600mila ancora non spesi”. Ed ecco che al danno si aggiunge la beffa: il governo nazionale, infatti, in questi anni ha finanziato con 3,6 milioni la progettazione degli interventi e alcune opere pubblich. Se non venissero approvati i Prusst, saltarebbe il rapporto fissato da Roma (due terzi di opere a carico del comparto pubblico, un terzo di opere a carico dei privati) che a quel punto chiederebbe di nuovo indietro i soldi. Tre milioni da trovare in fretta e furia nelle pieghe del bilancio, mentre il lavoro degli ultimi anni, costato soldi ai contribuenti, andrebbe in fumo. Per non parlare dei vecchi Prusst, quelli inseriti nell’ordine del giorno del vecchio consiglio comunale, con tanto di pareri di uffici e commissioni, e oggi quasi spariti.
“Noi chiediamo una posizione unitaria alla maggioranza – avverte il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo – che attualmente conta tre anime: quella della Spallitta, quella di Caracausi e quella di Mangano. Se non arriveranno con una posizione unitaria non ci faremo scavalcare, anche se mi sembra assurdo perdere questi fondi”. “Sui Prusst – aggiunge Giuseppe Milazzo, deputato Pdl – si conferma che mentre la città soffre, l’ex maggioranza si frantuma fra beghe interne. E Orlando li abbandona al proprio destino”. “Assistiamo a una chiara spaccatura di Idv – rincara la dose il pidiellino Alessandro Anello – che blocca i lavori del consiglio, pur in presenza di una importante delibera e col rischio di perdere milioni di euro”. “Mentre la città affoga nei rifiuti ed è in fiamme – dice Angelo Figuccia del Pds – il Consiglio Comunale sembra essere come una nuova tela di Penelope al contrario: di giorno elimina le proposte formulate di notte. In pratica, un manipolo di consiglieri sia di destra che di sinistra blocca i lavori dell’Aula, mentre forze politiche responsabili come la nostra vogliono dare risposte concrete alla città. Sono convinto che i Prusst rappresentano una boccata d’ossigeno per l’economia cittadina, e soprattutto la costruzione di nuovi alberghi che farà aumentare la concorrenza facendo abbassare i prezzi, per attirare nuovi flussi turisti dal Nord Europa, dall’America e dai paesi asiatici”.
“La fibrillazione che colpisce la maggioranza del Consiglio Comunale rafforza l’opinione da me espressa sull’anacronisticità della delibera sui nuovi Prusst – dice Rosario Filoramo del Pd – piuttosto che arrovellarsi in soluzioni che saranno sempre stantie e inutili per il reale sviluppo della città, è molto meglio puntare decisamente al nuovo PRG. Tra le tappe fondamentali la revisione delle aree destinate a servizi e di verde agricolo residuale puntando allo strumento della compensazione urbanistica, in modo di non penalizzare i proprietari di quelle aree”.
“Vorrei rivolgere un appello ai consiglieri comunali dell’Idv di Palermo, affinché, con senso di responsabilità affrontino una priorità politica per la città qual’è l’approvazione dei Prusst (programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio) promossi dal Ministero dei lavori pubblici con l’obiettivo di realizzare interventi orientati all’ampliamento e alla riqualificazione delle infrastrutture, del tessuto economico-produttivo-occupazional e, al recupero e alla riqualificazione dell’ambiente. Già la seconda Commissione attività produttive, presieduta da Paolo Caracausi e la sesta Commissione Urbanistica, hanno dato parere favorevole a circa cinquanta Prusst che, con la loro approvazione sbloccherebbero nuovi investimenti, creando nuovi posti di lavoro. Pertanto mi auguro che tutti i consiglieri dell’Idv, al prossimo Consiglio, non facciano mancare il numero legale e sostengano , con convinzione, la delibera dei Prusst perché ritengo che sia un elemento essenziale per lo sviluppo di Palermo. Inoltre, con l’approvazione della delibera verrebbe scongiurato il rischio che il Comune restituisca 3,6 milioni di euro al ministero, di cui 3 già spesi e che sono serviti a fare investimenti in città per opere pubbliche”. E’ quanto dichiara Ignazio Messina, responsabile nazionale enti locali dell’Idv.
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