01 Luglio 2014, 15:11
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PALERMO – “L’Amministrazione ha avuto sempre a cuore l’attuazione del Prusst, in quanto strumento utile al rilancio della asfittica economia cittadina. In questi anni e non senza difficoltà è stato portato avanti il programma, sono stati riaperti i bandi e si è avviato un percorso di concertazione e collaborazione con gli imprenditori privati rafforzato dall’intento comune di realizzare gli interventi nonostante la crisi economica, che è una delle cause che ha determinato il rallentamento nell’attuazione”. Questo quanto si legge in una nota dell’assessore alla Pianificazione territoriale Giuseppe Gini.
“Ci sorprende quindi il decreto del Ministero delle Infrastrutture che arriva dopo tanto tempo rispetto la richiesta di proroga già avanzata dal Comune nell’ottobre 2012 (e quindi entro la data di scadenza dell’Accordo quadro che è stata nel maggio 2013) e le numerose interlocuzioni avute secondo un percorso delineato dallo stesso Ministero e che oggi risulta azzerato – continua l’assessore – questo decreto infatti rimette in discussione le modalità per ottenere la proroga e punta l’attenzione prioritariamente sull’uso delle risorse pubbliche, dando tempi ristretti per il loro utilizzo e addirittura non consentendo più la spesa per la progettazione e la assistenza tecnica.
Rimangono spendibili soltanto le somme per opere pubbliche già inserite nell’Accordo quadro. In particolare per Palermo tali somme erano state destinate alla riqualificazione nel quartiere Borgo Vecchio. Con parte di tali somme si è già ridisegnata la piazza Alfano e per la spesa della parte residua è già stato approvato in linea tecnica in Conferenza di servizi il progetto definitivo ‘Riqualificazione Borgo vecchio (Prusst) – Ristrutturazione del tratto di via Ximenes dal cortile Anime Sante a via Albanese’ per la somma di 694.987,96 euro”.
“Le procedure di approvazione amministrativa da parte della Giunta Comunale però potranno essere attivate solo dopo la proroga all’uso dei finanziamenti, per la quale occorrerà un primo pronunciamento da parte del Collegio di Vigilanza (entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto) e poi da parte del Ministero, in modo da consentire la pubblicazione del Bando entro 210 giorni dalla pubblicazione del decreto. I tempi sono incerti, ma siamo fermamente interessati ad utilizzare le somme ministeriali e procederemo in quella direzione – specifica Gini – altra storia è quella relativa agli interventi inseriti nel Prusst e finanziati con fondi non ministeriali, i cosi detti interventi privati, per i quali il decreto ministeriale non fissa né termini perentori, ne’ connessi alla proroga dei finanziamenti. Il decreto affida al Collegio di Vigilanza il compito di pervenire al completamento del programma e questa Amministrazione si adopererà per il raggiungimento dell’obiettivo.
Già gli uffici hanno predisposto la documentazione necessaria per la richiesta di proroga e l’hanno inviata al Presidente del Collegio di vigilanza chiedendo la immediata convocazione del Collegio di Vigilanza per individuare insieme ai rappresentanti della Regione e dei privati il percorso da avviare per consentire la realizzazione degli interventi proposti dai soggetti privati”.
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01 Luglio 2014, 15:11