31 Maggio 2013, 18:08
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PALERMO – Il destino dell’ex manifattura Tabacchi rimane ancora incerto. Il progetto di rifacimento della struttura di Vergine Maria, che nei piani di Fintecna, grazie ai Prusst e a un investimento da 52 milioni, dovrebbe trasformare l’area in un centro moderno con un grande albergo a sette stelle, due centri commerciali, un parcheggio multipiano, una sala congressi, uffici e perfino una multisala, è oggetto delle proteste dei sindacati.
I lavoratori dei cantieri navali, infatti, temono un disimpegno di Fincantieri e soprattutto il rischio che 50 milioni di euro, stanziati dalla Regione per il bacino di carenaggio, possano andare in fumo proprio a causa del Prusst. “Noi non siamo contro il progetto – dice Alessandro Anello, vicepresidente della commissione Attività produttive di Palazzo delle Aquile – ma vogliamo sapere quali sono le intenzioni di Fincantieri. Se troveremo un modo di far coesistere il cantiere e il Prusst, che ben venga”.
Per questo la commissione, guidata da Paolo Caracausi, ha convocato un tavolo per il 10 giugno con gli uffici e l’assessore Tullio Giuffrè, oltre che con la circoscrizione. “I sindacati hanno espresso alcune perplessità – spiega Caracausi – non possiamo mettere a rischio decine di posti di lavoro per crearne degli altri. Inoltre, come farebbero i clienti dell’albergo con le polveri sottili del cantiere? Noi abbiamo dato parere favorevole ai Prusst perché permettono la creazione di nuove opportunità occupazionali, ma se così non è meglio lasciar perdere”.
Una posizione che in parte contrasta con quella espressa dalla commissione Urbanistica e che comunque andrà confrontata in consiglio comunale, quando il Prusst tornerà per la definitiva approvazione. La Fintecna dovrà comunque, entro 60 giorni, presentare anche la fideiussione, passaggio fondamentale per dare il via all’iter.
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31 Maggio 2013, 18:08