Pubbliservizi, sale la tensione |”Azienda senza governance”

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10 Marzo 2017, 10:30

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CATANIA – Un’azienda ferma. 390 persone attualmente ferme, con le mani in mano o quasi. La denuncia è di Paolo Magrì, rappresentante sindacale della Cisal terziario in seno a Pubbliservizi che esplode dopo aver appreso che, la riunione convocata per stamani in Prefettura, è saltata per indisponibilità del socio unico, la Città metropolitana di Catania. “Lo avevamo chiesto – afferma riferendosi all’appuntamento saltato – per chiedere che la partecipata abbia una governance. Si è perso completamente il controllo dell’azienda – continua – e sono mesi che siamo senza vertice”.

Nel frattempo, i nodi non sono stati sciolti. “Oltre a mancare la benzina per i mezzi, il cemento per le manutenzioni – prosegue il sindacalista – c’è il problema dell’aumento del costo del personale, nell’ultimo biennio, di circa il 20 per cento, ma a vantaggio del 10 per cento dei lavoratori”.

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Vogliono certezze per il futuro, anche alla luce del fatto che, il prossimo 31 marzo, scadrà la proroga del contratto con la Città metropolitana, e chiedono un interlocutore. “Vogliamo qualcuno che si prenda la responsabilità di questa azienda – incalza – qualcuno con cui poter discutere, che faccia chiarezza sulle passate gestioni. Siamo pronti a proteste eclatanti – conclude – se la nostra situazione passerà ancora in secondo piano”.

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10 Marzo 2017, 10:30

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