Pulizie e decoro nelle scuole| Lavoro a rischio per 2mila ex Lsu

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19 Gennaio 2017, 20:48

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PALERMO – Tornano a tremare i lavoratori ex Lsu siciliani coinvolti nel progetto “Scuole belle”: i fondi promessi a dicembre dal Miur non sono stati stanziati per mancanza dell’ufficiale decreto ministeriale e questo potrebbe comportare il licenziamento per quasi due mila operatori. La proroga del progetto prevedeva le risorse necessarie per finanziare il decoro e la pulizia delle scuole pubbliche siciliane.

Il contratto di questi lavoratori era ufficialmente scaduto alla fine dello scorso novembre ed era stato prorogato per altri otto mesi dopo un incontro a Roma fra sindacati e i funzionari del ministero dell’Istruzione. A firmare l’accordo l’allora sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone e Claudio De Vincenti, allo Sviluppo economico. “Saranno inserite nelle legge di Stabilità le risorse necessarie per garantire il lavoro fino al 31 agosto 2017”, avevano garantito. Ma così non è stato e adesso le aziende appaltatrici in difficoltà economica annunciano: “Non abbiamo altra scelta, procederemo con i licenziamenti”.

Questo l’esito della riunione di ieri fra aziende e sindacati. “Una situazione che ci sorprende e ci allarma – attacca Mimma Calabrò, segretario generale Sicilia Fisascat Cisl – I lavoratori svolgono un servizio fondamentale per i cittadini. È inammissibile che si debba sempre vivere in situazioni di emergenza”.

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I sindacati sono di nuovo sul piede di guerra anche se ancora non sono previsti scioperi. Rimane ancora aperto un dialogo con le le aziende, è previsto infatti per il prossimo 25 gennaio un nuovo incontro per cercare di superare la crisi.

 

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19 Gennaio 2017, 20:48

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