Politica

Pullara: “Niente ferie|per politica e burocrazia”

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04 Agosto 2020, 15:29

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PALERMO – “Tutti a lavorare, politica e burocrazia, non facciano ferie e lavorino per recuperare i ritardi maturati durante il lockdown”. A sostenerlo è Carmelo Pullara, presidente del gruppo parlamentare Popolari e autonomisti-Idea Sicilia all’Assemblea regionale siciliana. La proposta arriva proprio nei giorni in cui un dirigente regionale, Tuccio D’Urso, che guida il dipartimento Energia, ha bloccato le ferie d’agosto del personale per smaltire il lavoro arretrato.

“Assisto – dice Pullara – alla querelle che si sta consumando in questi giorni tra dipendenti e dirigenti regionali attorno alla questione ferie e ritengo che sia giusto e necessario che tutti, a partire dalla politica, passando per i direttori e dirigenti e continuando con i funzionari e dipendenti vari, mettano tutto in secondo piano e lavorino nell’interesse dei siciliani. In questi giorni si è scatenata una vera guerra tra dipendenti e dirigenti sulla questione ferie, tanto che anche i sindacati sono scesi sul piede di guerra – continua -. Ebbene ritengo che durante il lungo periodo di lockdown ci siamo riposati tutti. Dico tutti. Politica e burocrazia. La politica dia il buon esempio, sia Parlamento che governo, non fermandosi per la pausa estiva e sono certo che l’apparato burocratico seguirà a ruota con l’appoggio dei sindacati”.

Secondo Pullara, che guida un gruppo a sostegno del governo Musumeci, “in questo modo riusciremo a recuperare e a portarci avanti con il lavoro su tutte le questioni rimaste in sospeso, tenuto conto – aggiunge – che una nuova recrudescenza del virus porterà ad un nuovo stop. Non sprechiamo energie nelle contrapposizioni – conclude – ma utilizziamole per raggiungere gli obiettivi che i siciliani si aspettano”.

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Nella stessa direzione anche il gruppo parlamentare di Attiva Sicilia, che chiede di annullare la pausa estiva del Parlamento regionale “per continuare a lavorare con l’obiettivo di affrontare le questioni irrisolte e soprattutto dare un segnale a famiglie e imprese in questo momento di emergenza”. La proposta è stata avanzata al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. Il gruppo invita contemporaneamente tutti i lavoratori dell’amministrazione regionale “a fornire il proprio contributo in questa direzione”. “C’è da sperare – sottolineano i deputati regionali di Attiva Sicilia Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Valentina Palmeri, Sergio Tancredi ed Elena Pagana – che prevalga il senso di responsabilità su qualsiasi altra ragione o persino sulle motivate pretese. I dipendenti regionali sanno che la situazione è drammatica per molte famiglie siciliane e per diverse categorie di lavoratori. La Sicilia non può permettersi di vedere ancora prolungati gli effetti nefasti della pandemia, ogni giorno che passa pesa sempre di più. E se un esempio deve arrivare è giusto e opportuno che provenga da quelle categorie di lavoratori che attraverso il loro impegno possono contribuire in maniera determinante a risolvere un problema che oggi si chiama sopravvivenza”. Attiva Sicilia sottolinea che “non ha più senso in questo momento entrare nel merito della querelle, ma certamente ha esagerato il presidente Musumeci a indicare una percentuale così alta di regionali che non farebbero il loro dovere. Sono in tanti tra impiegati, funzionari e dirigenti che svolgono con dedizione il loro lavoro, è giusto dargliene atto. – dicono ancora -. Ma non siamo ciechi e sappiamo che come in altre comunità di lavoro c’è chi si scansa e resta a guardare”. E ancora: “Se c’è da dare un esempio, noi siamo pronti – concludono i deputati regionali As -. Lasciamo il Parlamento siciliano aperto anche ad agosto e affrontiamo le questioni ancora irrisolte”.

Sullo stop alle ferie agostane dei dipendenti regionali oggi è intervenuto anche il vice presidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanse, che in una intervista a Livesicilia ha chiesto che il governo Musumeci metta mano alla riforma della pubblica amministrazione a partire dalla dirigenza.

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04 Agosto 2020, 15:29

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