30 Luglio 2011, 18:43
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L’appuntamento è al tavolino di un bar. Rossella Accardo ha qualche capello bianco in più. Il tre agosto prossimo saranno quattro anni dalla scomparsa del suo ex marito Antonio Maiorana e del figlio Stefano. Rossella ha visto morire un altro figlio, Marco. Il ragazzo si è suicidato, lanciandosi da un balcone. “Voglio solo la verità, nessuno mi impedirà di ottenerla”.
E’ ancora fiduciosa, Rossella?
“Sì, sono convinta che ci potrà essere una svolta. A una condizione”.
Quale?
“A patto che si indaghi con più accuratezza e con più forza”.
Cosa significa?
“Che forse non è stato fatto tutto il possibile”
Forse?
“Ho notato una certa leggerezza. Le indagini sono state carenti in qualche passaggio”.
Per esempio?
“Ci sono diversi elementi che sono stati sottovalutati. Perché il luogo di lavoro del mio ex marito non è stato subito messo a soqquadro? Perché -secondo quanto ci risulta – ci sono state altre manchevolezze? Si deve scavare a fondo. Ho un brutto sospetto. Non li hanno cercati abbastanza”.
Per colpa di chi?
“Qualcuno sta lavorando nell’ombra. Qualcuno non vuole che si scopra la verità”.
E’ così sconvolgente?
“Ho saputo tardi cose che avrei dovuto conoscere prima”.
A che si riferisce?
“Al suicidio di mio figlio Marco, per dirne una”.
Cosa ha saputo dopo che prima non sapeva?
“Marco era plagiato. Portava segreti pesantissimi. Per questo si è ucciso. L’ho scoperto quando ormai non c’era più niente da fare”.
Sono affermazioni gravi le sue.
“Tanto sono una persona scomoda da tempo. Sono nel mirino. E sono rimasta sola”.
Sola?
“Se n’è andato pure mio padre. E’ morto lo scorso aprile. Sono sola”.
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30 Luglio 2011, 18:43