Quando Sergio difese Piersanti | “Mai vicino alla mafia”

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01 Febbraio 2015, 19:56

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ROMA – Non solo estraneo a “qualunque rapporto con ambienti mafiosi”; ma deciso a contrastare Cosa Nostra, con un’azione politica di “rinnovamento” alla Regione Sicilia e restringendo “spazi di possibile infiltrazione”. Cosi’ Sergio Mattarella difese la memoria di suo fratello Piersanti, ucciso dalla mafia il 6 giugno del 1980, deponendo come testimone nel processo sui delitti politici a Palermo compiuti tra il 1979 e il 1982. In quell’occasione, era il 3 febbraio del 1995, il neo presidente della Repubblica confermò la sua convinzione che dietro l’omicidio del fratello vi fosse stata una “convergenza di interessi”, non solo mafiosi.

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01 Febbraio 2015, 19:56

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