Quarto giorno di sciopero

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05 Gennaio 2012, 11:46

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Per il quarto giorno consecutivo scioperano gli operai del Cantiere navale e dell’indotto, a Palermo, contro il piano della Fincantieri che prevede 140 esuberi. Dopo l’assemblea di stamattina, per discutere come proseguire la protesta all’indomani dell’incontro convocato da Confindustria a Palermo con i sindacati e azienda, le tute blu hanno deciso di continuare il presidio davanti ai cancelli dello stabilimento. Durante la riunione, Fincantieri avrebbe comunicato ai rappresentati dei lavoratori che, per via dello sciopero, c’é il rischio che non vengano rispettati i tempi di consegna delle due navi in lavorazione al cantiere. “Ci siamo resi disponibili a revocare lo sciopero, purché si riaprisse un negoziato sul piano degli esuberi, ma Fincantieri ha mostrato un atteggiamento di chiusura – dice Francesco Piastra, della Fiom -. Abbiamo colto l’appello del Prefetto, non ci saranno cortei stamattina, il nostro obiettivo non è mettere in ginocchio la città. Per tutta la giornata presidieremo i cancelli dello stabilimento”. Dal 2 gennaio, 130 dipendenti del gruppo hanno ricevuto le lettere in cui l’azienda comunica l’accensione della cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2013, secondo i criteri dell’accordo sottoscritto a Roma il 21 dicembre scorso dalle segreterie nazionali di Uilm e Fim (senza la Fiom), che lavoratori e rappresentanti sindacali a livello locale contestano da giorni.

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05 Gennaio 2012, 11:46

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