20 Luglio 2021, 20:04
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PALERMO- Un anziano è stato intubato, oggi, al pronto soccorso dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo. Non sarebbe stato vaccinato. E non è purtroppo un caso isolato. Un altro paziente quarantenne, con patologie pregresse, e una sola dose di vaccino, è in cura. I medici, gli infermieri, tutti quelli che hanno addosso un camice e lavorano in corsia hanno paura. Una paura semplice e angosciante da riferire: che ci sia una nuova ondata di ricoveri in agguato. dovuta soprattutto alla scarsa protezione immunitaria.
Guardando i numeri, si intravvede appena l’ombra di questo timore. C’è una importante risalita dei contagi e un lieve ritocco dei ricoveri, in Sicilia. Ma il pronto soccorso è una trincea. Lì combatti la battaglia che altri racconteranno. Ecco perché si colgono notizie e stati d’animo da non sottovalutare.
All’ospedale ‘Cervello’ le notizie degli ultimi giorni sono lampanti. Arriva qualche vaccinato con la doppia dose, possibilmente vittima della variante Delta, e con leggeri sintomi: viene sempre rimandato a casa dopo un accurato controllo e fa una terapia domiciliare che funziona, fino alla negativizzazione. I non vaccinati subiscono le conseguenze più gravi, fino a essere intubati. I vaccinati con la prima dose sono coperti, ma non del tutto.
Proprio in questi giorni, sempre al ‘Cervello, è stato dimesso un settantenne gravemente broncopatico, vaccinato, con il Covid. La doppia dose – è il pensiero dei medici – gli ha consentito di dovere sopportare lievissimi sintomi e di andare via dopo un brevissimo periodo di osservazione. E’ opinione comune dei dottori che l’hanno curato che, senza la doppia dose, il decorso sarebbe stato drammaticamente diverso.
L’appello è sempre quello: vacciniamoci. Lo chiede chi sta combattendo ancora la battaglia e che baratterebbe molto volentieri la qualifica di eroe con un orizzonte più sereno.
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20 Luglio 2021, 20:04