12 Settembre 2012, 20:24
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CATANIA – L’ente di formazione ha deciso di pagare il danno erariale. Di rimborsare un milione e 200 mila euro che non avrebbe dovuto incassare. E lo ha fatto senza neppure aspettare la sentenza di condanna. E’ bastata la ricostruzione della Procura regionale della Corte dei Conti per convincere il rappresentante legale che era meglio chiudere subito la faccenda.
Protagonista della vicenda è l’Associazione regionale Ciofs-Fp Sicilia di Catania citata in giudizio dal pubblico ministero Gianluca Albo con l’obiettivo di ottenere indietro 745 mila euro. Più interessi e rivalutazione monetaria, naturalmente. Calcoli alla mano l’Ente di formazione aveva ricevuto dalla Regione più soldi di quanti ne avesse speso per l’organizzazione di alcuni corsi professionali. Il Ciofs, invece, sosteneva di vantare un credito di oltre un milione e 200 mila euro dall’amministrazione regionale. Di parere opposto il pm: nessun documento provava il credito dell’Ente. Ente che, alla fine, ha deciso di chiudere la faccenda, mettendo mano al portafogli. Ha versato la somma di 1.139.780,27. E non sono neppure bastati. Perché nel frattempo i magistrati contabili si sono accorti che all’appello mancavano altri 47 mila euro per un altro progetto di formazione.
Anche in questo caso il Ciofs ha pagato tutto. E così il collegio della Corte dei Conti – presidente Luciano Pagliaro, Guido Petrigni consigliere e Giuseppe Colavecchio relatore – ha dichiarato cessatro l’oggetto del contendere. Oltre un milione di euro torna nelle casse delle magre finanze regionali.
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12 Settembre 2012, 20:24