Quella pizza per medici e infermieri | Un generoso aiuto anti-Covid

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08 Giugno 2020, 10:46

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CATANIA. Mentre l’emergenza sanitaria da Covid-19 sta per esaurirsi, lasciando purtroppo spazio a quella economica e sociale, si susseguono i ringraziamenti per le donazioni che gli Ospedali catanesi e siciliani hanno avuto da parte di diverse realtà, dai grossi gruppi alle raccolte fondi, come contributo al servizio sanitario. Ma ci sono stati altri gesti, anche piccoli, che le cronache non hanno raccontato. Segnali di attenzione, modi possibili di dare una mano. Ed anche una pizza può esserlo.

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Lo sanno quei medici e infermieri e operatori dell’Ospedale Cannizzaro che nel periodo di maggiore impegno, quando anche a Catania la curva dei contagi si impennava e nei reparti aumentava la paura per un possibile “tsunami”, la sera trovavano la pizza di Salvo Risiglione, pizzaiolo con forno in via Policastro a Picanello.
Alla sua pizzeria da asporto Millennium dal Cannizzaro telefonano spesso per avere una gustosa cena durante i turni di notte. Ma in questo caso Salvo ha voluto fare da sè. “Molti hanno donato soldi, o hanno comprato attrezzature utili: io non potevo, mi sono limitato a fare ciò che so fare meglio: la pizza”, spiega. Ha quindi preso accordi con l’Azienda e con i reparti e per qualche settimana ha mandato i suoi riders carichi di “cartoni fumanti”, sufficienti per il personale in turno, una volta alle Malattie Infettive, una volta in Rianimazione, i reparti maggiormente impegnati con il Covid-19.
C’era l’orario concordato e il segnale di preavviso: un operatore usciva, prendeva il gradito omaggio e lo portava ai colleghi. Che così placavano la fame, ma soprattutto si ritagliavano qualche minuto di pausa. E sperimentavano che là fuori c’era chi li pensava: senza fuochi d’artificio, ma con il cuore. Ed è giusto ricordarsene anche ora che molti riflettori si stanno spegnendo.

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08 Giugno 2020, 10:46

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