“Quella roba ormai è preistoria” | Tra i rifiuti i plastici degli studenti

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14 Marzo 2009, 09:24

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Qualche mese, o forse alcune settimane per studiare, conoscere e imparare la storia. La realizzazione di un bel pannello. Un ricordo per i posteri che chi viene dopo però non potrà apprezzare perché quei lavori sono finiti fra i rifiuti. Accade a Palermo, a piazza Sett’Angeli dove si trova il Convitto nazionale Giovanni Falcone, e dove questa mattina alcuni bidelli hanno buttato oltre all’immondizia ordinaria, anche tre pannelli di ex studenti. ‘Progetto Comenius ’97 II A, Vittorio Emanule II’. Questa è la scritta che compare sul retro di uno dei plastici buttati per strada. Unidici anni di distanza che separano quel lavoro e il suo autore dai nostri giorni, una memoria della storia che questa mattina ha trovato posto tra i rifiuti della città. Ad accorgersi di quanto avvenuto è stata la signora Marilita Borgese che per caso si trovava a passare di lì e ha notato alcuni bidelli dell’istituto che gettavano i lavori dei ragazzi. Quando ha chiesto spiegazioni, racconta la signora, le hanno risposto “questa ormai è preistoria”. Poi però infastiditi dalle foto e dalle domande i bidelli sono tornati dentro e non hanno più parlato. Certo non si può pretendere che le scuole conservino tutti i lavori dei propri studenti che si sonso succeduti negli anni, ma non ci si può nemmeno aspettare che vengano buttati nell’immondizia con in bella vista i nomi di chi li ha fatti.
In tarda mattinata poi, i pannelli sono stati spostati dal cassonetto e poggiati sul muro laterale della cattedrale. “Li ho visti e li ho messi qui – racconta un posteggiatore della zona – questi sono dei lavori belli, delle cose di valore. È un peccato buttarli così, tra i rifiuti. Mi dispiaceva e così li ho messi da parte”. Come dire, non sempre la sensibilità per la cultura sta rinchiusa tra le mura di  un edificio scolastico.

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14 Marzo 2009, 09:24

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