Quelle croci sulla strada maledetta| “Troppi pericoli e sorpassi folli”

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18 Maggio 2018, 06:30

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PALERMO – Nel giro di due mesi e mezzo tre croci sull’asfalto della statale 121, La Palermo-Agrigento dove ieri ha perso la vita un automobilista di 74 anni. Lo scorrimento veloce continua a fare da sfondo a tragici incidenti e, tra la metà di marzo e aprile, altre due persone sono rimaste uccise. Vincenzo D’Amico, 56 anni, abitava a Bolognetta.

Lavorava all’autorità portuale ed era uscito presto di casa, a bordo della sua Yamaha T-Max. Proprio quel tragitto, che ben conosceva e che percorreva quotidianamente, gli ha riservato la trappola peggiore: lo scontro è avvenuto con un camion all’altezza di Villabate, nei pressi di un “curvone” tristemente noto perché particolarmente pericoloso.

Il 22 aprile non c’è stato niente da fare per un ragazzo di 29 anni, Stefano Sacchetti. In questo caso l’incidente si è verificato nella zona di Bolognetta: il giovane ha perso il controllo del suo scooter ed è finito fuori strada, riportando ferite gravissime che non gli hanno lasciato scampo. Il ventinovenne abitava da tempo a Fondi, in provincia di Latina, ed era tornato a Palermo per qualche giorno di vacanza.

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Ieri, lo schianto tra due auto che è costato la vita a Paolo Sole, pensionato di Misilmeri. Nell’incidente è anche rimasto ferito un 66enne che è stato trasportato al Buccheri La Ferla. L’ennesimo episodio che alimenta l’allarme sicurezza sulla statale definita ormai “maledetta”, soprattutto da chi per motivi di lavoro la percorre quotidianamente. Gli automobilisti puntano il dito contro cantieri e limiti di velocità puntualmente non rispettati, in seguito ai quali percorrere la Palermo-Agrigento diventa un’impresa.

La maggior parte degli incidenti, in base a quanto rilevato dalla polizia stradale negli ultimi mesi, si verifica nel tratto occidentale dello scorrimento veloce. “Distrazione e alta velocità – spiegano – sono tra i fattori che incidono di più. Gli automobilisti spesso superano i limiti di settanta e novanta chilometri orari sulla statale, a ciò si aggiunge la frequente abitudine di invadere la carreggiata opposta”. E la situazione non è migliore da Lercara Friddi in poi, zona di competenza dei carabinieri.

“Assisto ogni giorno a sorpassi folli – dice Mariano Guttadauro, agente di commercio – ed è davvero difficile evitare di rimanere coinvolti in incidenti. La superficialità alla guida è purtroppo molto frequente, ma in strade come questa può rivelarsi fatale”. Mario Territo lavora invece per una compagnia di trasporto regionale: “Uno dei tratti più pericolosi è sicuramente quello nei pressi di Villabate, proprio all’altezza della grande curva. Lì anche l’entrata e l’uscita dei mezzi dalla carreggiata laterale avviene frequentemente senza alcuna precauzione. Inoltre – conclude – sarebbe necessaria l’installazione degli autovelox per scoraggiare scambia questa strada per un autodromo”.

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18 Maggio 2018, 06:30

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