16 Aprile 2009, 10:28
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Sono state, di recente ed in più occasioni, pubblicate dai media notizie relative ad una presunta “combine” che sarebbe stata organizzata da responsabili della società del Palermo e da alcuni giocatori dell’Ascoli, nel terz’ultimo turno del campionato di B 2002/03, al fine di favorire la vittoria del Palermo e consentirgli di lottare sino all’ultimo per conquistare la promozione in A, poi sfumata sul campo del Lecce. Le notizie pubblicate riportano le propalazioni di una persona (l’avvocato Marcello Trapani, ndr), già vicina ad ambienti del Palermo, indagata per presunti rapporti illeciti con esponenti di spicco di Cosa nostra.
Trattasi di dichiarazioni al vaglio degli inquirenti, i quali dovranno accertarne la attendibilità attraverso l’accurata ricerca e la necessaria acquisizione di obiettivi ed inconfutabili elementi di riscontro che, qualora accertati, non comporteranno conseguenze sul piano disciplinare in quanto gli eventuali illeciti sportivi riscontrabili nelle fattispecie a carico delle società, dei dirigenti e dei tesserati sono ampiamente prescritti. Ma egualmente residuerebbe una gravissima lesione dell’immagine che la società del Palermo ha saputo dare di sé negli ultimi anni in cui la squadra ha, dapprima meritato sul campo la promozione in A, e poi vi ha militato a pieno titolo, grazie alla presidenza Zamparini.
Ecco perché è auspicabile che, al più presto, si faccia piena luce sui fatti denunciati, affinchè alcuna ombra offuschi l’orizzonte di una società, come il Palermo, proiettata verso un futuro fatto di importanti iniziative e seri progetti.
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16 Aprile 2009, 10:28