10 Marzo 2009, 11:33
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Oggi doveva essere il giorno dell’Amia. Tutto ruotava intorno a una querela che il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, avrebbe potuto presentare per permettere di fare luce, con un’inchiesta, sulle amministrazioni passate e sui soldi spesi dall’Amia. Nulla di fatto, è mancato il numero legale e il consiglio comunale è saltato.
Scattano le proteste. L’aula consiliare del comune di Palermo è stata occupata dal centrosinistra. “Oggi per l’amministrazione – spiega Davide Faraone, capogruppo del Pd – era l’ultimo giorno utile per presentare la querela nei confronti degli ex vertici della società Amia, accusati dalla magistratura di falso in bilancio. Senza la querela dell’amministrazione, le indagini saranno costrette a fermarsi. Ma il centrodestra non si è presentato. Così è mancato il numero legale ed è saltata la seduta. E’ un fatto vergognoso. Non si vuole accertare la verità – aggiunge Faraone – sui conti e sulla gestione dell’Amia. Anche al Consiglio comunale, la più alta istituzione della città, è stato impedito di svolgere ogni accertamento sulla gestione della società che riteniamo clientelare”.
Oltre a quelli del Pd, anche i consiglieri di Italia dei Valori e di Un’Altra Storia hanno occupato sala delle Lapidi. Parallelamente una manifestazione di protesta si è tenuta in piazza Pretoria, davanti alla sede del Comune, dove si sono radunati alcuni cittadini.
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10 Marzo 2009, 11:33