30 Settembre 2023, 10:21
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PALERMO – I quesiti del concorso erano stati formulati in maniera sbagliata. Una candidata esclusa fa ricorso e vince: sarà assunta alla Regione.
Il concorso è quello bandito nel 2021 dal Dipartimento regionale della Funzione pubblica e del personale: 334 posti per il profilo di specialista in mercato e servizi per il lavoro. Alla candidata esclusa era stato attribuito un punteggio (20,55) inferiore di una manciata di millesimi rispetto a quello minimo (21 punti) previsto per il superamento del concorso.
Si è rivolta al Cga con il patrocinio degli Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia per impugnare la graduatoria finale, facendo un ricorso straordinario al presidente della Regione siciliana.
Già in fase cautelare i giudici amministrativi le avevano dato ragione. Stessa cosa ora nel merito della causa. “L’insufficiente valutazione e la conseguente esclusione della dal concorso – hanno sostenuto i legali – era dipesa dalla non corretta stesura e valutazione di tre domande, che se all’opposto fossero state valute correttamente dalla Commissione d’esame avrebbero permesso il superamento del concorso.
Il Cga sottolinea che “in materia prove concorsuali fondate su quesiti a risposta multipla, risulta imprescindibile che l’opzione da considerarsi valida per ciascun quesito, debba essere l’unica effettivamente e incontrovertibilmente corretta, costituendo questo un preciso obbligo dell’amministrazione, congiuntamente ai requisiti di chiarezza, nitidezza e non ambiguità dei quesiti”.
Ora l’ufficio di presidenza della Regione siciliana, in conformità con il parere reso dal Cga, dovrà dichiarare accolto il ricorso e, conseguentemente e inserire la donna nella graduatoria dei vincitori.
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30 Settembre 2023, 10:21