Il M5s chiude la porta a Savona | Libertà di coscienza agli elettori

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18 Giugno 2017, 16:49

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TRAPANI – Piero Savona e il Pd sono soli nella loro rincorsa al quorum nel secondo turno delle Amministrative di Trapani. I dem, che in questi giorni provano a mobilitare l’opinione pubblica e a convincere la maggioranza assoluta del corpo elettorale trapanese ad andare a votare il 25 giugno, non potranno contare sul sostegno del Movimento cinque stelle. I democrats, all’indomani della scelta di Mimmo Fazio di autoescludersi dal ballottaggio, avevano guardato ai grillini come a un mutuo soccorso per il raggiungimento del quorum necessario affinché la votazione venga ritenuta valida ma in casa M5s la porta è rimasta chiusa: “Il Movimento 5 Stelle promuove da sempre la partecipazione democratica, in ogni sua forma, e non dà mai indicazioni di voto – recita una nota di alcune ore fa -. I cittadini sono in grado di informarsi e scegliere in piena libertà, senza bisogno di essere indirizzati, ciò che riterranno giusto per il bene di questa città”. Tradotto in termini semplicistici: nessun appello al voto e libertà di coscienza a un bacino elettorale che nel primo turno è valso il 12% (3.754 voti) alla lista M5s che supportava Marcello Maltese.

“Abbiamo fatto una campagna elettorale contro quei partiti che a Trapani hanno grosse responsabilità e uno di questi è proprio il Pd – osserva il senatore M5s Vincenzo Santangelo, trapanese doc -, che ora grida allo scandalo. Nessuna preclusione nei confronti di Savona, ma non possiamo chiedere ai nostri elettori di aiutare un Partito democratico che ha dimostrato di perseguire soltanto interessi di potere e poltrone. Cosa farò domenica? Se sarò a Trapani andrò al seggio e voterò scheda bianca, ma la mia è una posizione del tutto personale che non coinvolge il movimento”.

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Savona, che ha presentato ricorso alla commissione elettorale contro la decadenza di Fazio, mette in allarme contro un eventuale “lungo commissariamento” della città: “Sarebbe devastante”, sostiene il candidato del Pd che lunedì riceverà il sostegno del deputato nazionale Roberto Giachetti. Il vicepresidente della Camera sarà al comitato di via San Giovanni Bosco nel pomeriggio, insieme con il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, che sabato è stato tra i più duri nei confronti di Fazio. Nel partito sono diverse le iniziative che si stanno studiando a sostegno di Savona: una mobilitazione arriverà anche da parte dei sindaci dem eletti in Sicilia. “Potete fermare me, non la coscienza della gente che ricorderà anche in futuro quello che sta accadendo oggi”, scrive Savona sul suo profilo Facebook. Poi Savona ha scritto una lettera ai trapanesi per spingerli ad andare a votare il 25 giugno: “La città è in ginocchio”, scrive Savona che parla di una “crisi endogena dovuta alle difficoltà mostrate dalla classe politica nel saperle affrontare. Trapani ha bisogno di essere governata – ha aggiunto – e l’ipotesi del commissariamento è un pericolo di regressione ulteriore”.

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18 Giugno 2017, 16:49

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