Raciti: “Dimissioni inevitabili” | Le reazioni sul caso Zambuto

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31 Marzo 2015, 17:42

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PALERMO– “Prendo atto delle dimissioni di Marco Zambuto, che considero un passo dovuto nei confronti del Pd siciliano e dei suoi iscritti, militanti ed elettori”. Lo dice Fausto Raciti, segretario regionale del Partito Democratico in Sicilia, che commenta così le dimissioni di Marco Zambuto dalla carica di presidente dell’Assemblea regionale del partito in Sicilia, dopo le polemiche seguite alla notizia del suo incontro con Silvio Berlusconi. “Sul caso delle amministrative di Agrigento – aggiunge Raciti – la scelta di superare le primarie, che rischiavano di diventare un’altra cosa rispetto a ciò che la nostra gente chiede e si aspetta, era l’unica strada percorribile”. “Ma c’è un altro aspetto che emerge con forza e che deve essere ben chiaro – conclude il segretario Pd – in Sicilia non permetteremo a nessuno di considerare il Pd un ‘autobus’ sul quale salire a ridosso delle elezioni, a uso e consumo dei propri calcoli”.

La bufera nel Pd

La candidatura di Silvio Alessi alle primarie del centro sinistra ad Agrigento, che sarebbe nata nei saloni di Palazzo Grazioli a fine febbraio con la presenza di Marco Zambuto, ha scatenato la bufera nel Pd. Il partito ha chiesto a gran voce le dimissioni del presidente, arrivate poco dopo pranzo. A invocare le dimissioni di Zambuto erano stati diversi esponenti del Pd come Mila Spicola. “Non riconosco Zambuto come presidente del Pd Sicilia e ne chiedo le dimissioni – ha detto la componente della direzione nazionale del Partito Democratico – Nulla di personale ripeto, ma di politico tutto. Il Pd è dei cittadini, dei suoi iscritti, dei suoi militanti, nessuno può farne carne da macello e da beffa strumentalizzandolo e usandolo per fini diversi o personali”. Anche il deputato regionale Fabrizio Ferrandelli aveva attaccato Zambuto: “Adesso basta – ha ribadito – Si convochino gli organismi e si faccia andare il Pd siciliano nel verso giusto”. Sulla stessa lunghezza d’onda Marika Cirone di Marco, parlamentare regionale del Pd e Baldo Gucciardi, presidente del gruppo Pd all’Ars. “Quando si ricoprono cariche di responsabilità all’interno del Pd – dicono – bisogna sempre avere rispetto per gli iscritti ed i sostenitori”. Questa mattina Antonello Cracolici, parlamentare regionale del Partito Democratico, aveva scritto su Twitter: “Spero che il presidente del Pd siciliano Zambuto, dopo aver letto i giornali, chieda scusa ai militanti del partito e si dimetta”.

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Forza Italia: noi estranei

“Nessun passo falso di Forza Italia nella sconclusionata vicenda delle primarie del PD ad Agrigento, conclusasi oggi con le dimissioni del presidente regionale dei democratici Zambuto. Il nostro partito ha assistito e sta assistendo impietrito ad uno spettacolo ben poco edificante, per i cittadini, per la politica tutta. Il movimento azzurro è stato totalmente estraneo a questa surreale messa in scena, come dichiarai io stesso, e come venne poi confermato dal consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, per evitare qualsivoglia fraintendimento. Nessun inciucio con il Pd, nessun papocchio politico”, così il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore azzurro in Sicilia e membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia. “Una vicenda che è palesemente un aborto politico, e che evidenzia come l’istituto delle primarie sia scandalosamente inadeguato – prosegue Gibiino –. Gli errori compiuti dal Pd con le primarie in Liguria, in Campania ed infine ad Agrigento, sono davanti ai nostri occhi. Il caos avvenuto nella città dei Templi ha impedito lo svolgimento di un regolare dibattito, impostato sul confronto, necessario alla politica per recuperare credibilità di fronte all’opinione pubblica, nei confronti di una città che merita serietà, metodo e lungimiranza. Questo fine settimana mi recherò ad Agrigento per incontrare e rassicurare i nostri elettori, per definire il progetto politico di Forza Italia per la città”.

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31 Marzo 2015, 17:42

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