Raciti lancia la corsa a sindaco | “Espressione della società civile”

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27 Febbraio 2018, 19:16

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RIPOSTO. Si sono dati appuntamento sabato mattina in un agriturismo di Riposto i sostenitori, gli amici ed i simpatizzanti di Ezio Raciti, il più giovane tra i candidati alla poltrona di primo cittadino del comune marinaro. Un primo appuntamento pubblico per ufficializzare la discesa in campo con il progetto “Una storia possibile” e presentare i partner. Seduto in prima fila c’è il sindaco di Giarre Angelo D’Anna, schierato con il movimento Città Viva, ma anche l’ex primo cittadino ripostese Carmelo Spitaleri, con cui Raciti ha condiviso gli anni di governo in qualità di assessore. Un progetto che vede uniti anche i candidati sindaco di Riposto alle amministrative del 2013, Lea Messina e Salvatore Pennisi, il Circolo Gramsci ed altri rappresentanti del mondo dell’associazionismo locale.

Classe ’68, sposato e padre di due figli, Ezio Raciti inizia a muovere i primi passi in politica a fine anni ’80. Tra l’88 ed il ’90 è delegato regionale del Movimento giovanile socialista e attivo nel mondo dell’associazionismo di sinistra. Ufficiale superiore dell’Esercito, attualmente in servizio presso il 62° Reggimento Fanteria “Sicilia” a Catania, ha preso parte a numerose missioni internazionali, ricoprendo anche l’incarico di comandante di unità operative in Italia e all’estero.
E’ il 2012 quando l’allora sindaco Carmelo Spitaleri lo nomina assessore a Riposto con delega, tra le altre, all’Abusivismo, al Commercio, alla Polizia municipale e allo Sport. Nel 2013 viene eletto consigliere comunale tra le fila di Futura Riposto, lista a sostegno del candidato sindaco Spitaleri. Per 5 anni siede tra i banchi dell’opposizione, facendo della questione morale in politica un punto imprescindibile.

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Se Enzo Caragliano non ha ancora ufficializzato, almeno pubblicamente, la propria candidatura, Carmelo D’Urso ha invece già iniziato la propria campagna elettorale. Ezio Raciti traccia già una linea di demarcazione con i competitors. “Penso di differenziarmi intanto nella genesi del progetto – spiega il neo candidato sindaco – che nasce davvero dalla società civile e dalle associazioni che si sono spontaneamente avvicinate a me. Non è un progetto che parte dall’alto ma un avvicinamento graduale di soggetti trasversali, tutti moralmente ineccepibili. In secondo luogo nei metodi. Non andremo alla ricerca del consenso a tutti i costi. Noi vogliamo spiegare alla gente – prosegue Ezio Raciti – chi siamo e perché il voto utile è quello dato a noi. Vogliamo intercettare i bisogni della collettività e non mantenere in vita alcuna casta. Infine, noi proponiamo un programma con interventi utili e realizzabili”.

Non è ancora il momento però di parlare di programmi. A fine marzo, intanto, in un nuovo incontro pubblico si discuterà di lavoro e sviluppo. “Credo che le priorità – annuncia Raciti – siano il porto, con una lucida programmazione della variante al piano regolatore, e la creazione di un tavolo tecnico permanente con gli imprenditori per produrre lavoro”.

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27 Febbraio 2018, 19:16

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