02 Aprile 2024, 06:31
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CATANIA – “Alla guida una donna ‘industriale di prestigio’, con una squadra competente”. Una frase che fa da claim al programma di colei che sarà da qui a poche settimane la nuova presidente di Confindustria Catania, Maria Cristina Elmi Busi Ferruzzi. Più abbreviato: Cristina Busi, così com’è conosciuta da tutti.
Designata dal Consiglio generale che il prossimo 23 aprile darà il via libera anche alla nomina dei vice-presidenti, toccherà entro maggio all’assemblea dei soci ratificare l’elezione. Poco meno che una formalità.
Detto che quella della Presidente di Sibeg (azienda catanese che produce e commercializza i prodotti della Coca Cola Company) è la prima volta di una donna al vertice degli industriali etnei, è sul programma presentato dalla Busi che vale la pena soffermarsi.
Ecco uno stralcio dei passaggi più significativi.
“Grazie anche alle tante filiere ed ai settori di eccellenza, Hi Tech, farmaceutico, agroalimentare, sanità e turismo a molti altri, occorre rafforzare il “brand Sicilia” contribuendo fattivamente a invertire la rotta per favorire la ripresa di uno sviluppo concreto e di lungo periodo.
Confindustria Catania dovrà essere parte attiva nella ricerca e nell’individuazione di soluzioni da implementare velocemente ed efficacemente, valorizzando tutte le risorse del sistema confindustriale, e ponendosi come importante punto di riferimento”.
“Vorrei prestare attenzione allo sviluppo turistico della città di Catania che in questi ultimi anni ha fatto grandi passi avanti in questo campo puntando in particolare sulla crescita dei flussi di turisti in città, ma tanto ancora va fatto per renderla più attrattiva, competitiva e per valorizzarne, oltre al suo patrimonio di bellezze culturali, storiche e naturali, il suo ruolo di città e provincia al centro del Mediterraneo.
Ciò è certamente possibile anche grazie alla presenza in città di un importante aeroporto, del porto e della vicinanza dell’Etna quale attrazione mondiale, ma è necessaria una strategia lungimirante e di medio lungo periodo e soprattutto una collaborazione a 360° con tutte le istituzioni cittadine”.
“Favorire costantemente l’organizzazione di occasioni di incontri divulgativi e di formazione sulle opportunità e gli incentivi previsti a sostegno dell’imprenditoria femminile. Analoga attenzione andrà riposta anche sulla valorizzazione dei percorsi di reinserimento lavorativo di donne socialmente disagiate e vittime di violenza, anche e soprattutto collaborando con le realtà territoriali che operano nel sociale”.
“Non basta attrezzare una ZES, insomma, per attirare investimenti, ma è necessario un pianto di intervento organico che passi da diverse direttive come la dotazione infrastrutturale dei territori più disagiati, la riqualificazione delle aree industriali e un reale processo di sburocratizzazione. La nostra battaglia si concretizzerà nel chiedere il mantenimento di una diramazione territoriale operativa che abbia un reale contatto con le imprese e le loro esigenze”.
“La parola d’ordine è armonizzazione. Dobbiamo sollecitare in ogni modo una regia unica che non disperda le risorse disponibili in centinaia di rivoli. Aree industriali, quindi, efficienti, connesse e digitali, in linea con la strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente i cui obiettivi sono: rafforzamento dell’orientamento all’innovazione del sistema produttivo; azioni per la diffusione della digitalizzazione e la riduzione dell’impatto ambientale; promozione della cultura dell’innovazione, dello sviluppo sostenibile e del potenziamento del capitale umano”.
“Confindustria Catania si impegna a: supportare e assistere le imprese nella valutazione delle performance innovative; informare e trasferire conoscenze in ambito di ricerca e innovazione di prodotto, di processi, e strategia di business; implementare protocolli di intesa e collaborazioni con Università e centri di ricerca; informare e trasferire le forme di finanza agevolata; accompagnamento per lo sviluppo di progetti aziendali di ricerca e innovazione; accompagnamento alla progettazione, presentazione delle domande di agevolazione”.
“Porterò le esperienze maturate nelle mie aziende anche all’interno dell’Associazione mettendo in rete anche quelle degli imprenditori che hanno dimostrato una particolare sensibilità rispetto a questa tematica, stabilendo una delega nella mia squadra di presidenza”.
“Considerata l’importanza la centralità e le dirette implicazioni di tali questioni per l’intero territorio siciliano e per le imprese a tutti i livelli settoriali, preferisco non esprimere direttamente la mia personale opinione perché ritengo sia necessaria una piena condivisione con tutta la governance e la base associativa per valutare tutti gli aspetti e gli attori coinvolti e proporre una autorevole e ufficiale posizione da parte di Confindustria Catania”.
“Dobbiamo inaugurare una nuova stagione dove la legalità e la lotta ai fenomeni corruttivi non incida più sulle nostre imprese garantendo la libera concorrenza e liberandoci da logiche oppressive che danneggiano gli imprenditori onesti”.
“Confindustria dovrà coinvolgere gli associati per sviluppare idee, strategie proposte legislative istituendo tavoli tematici aperti ai contributi delle aziende che attraverso le specifiche competenze e mettendo a confronto le esperienze possano portare a una visione complessiva per orientare le scelte e le decisioni utili a sostenere la costante crescita”.
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02 Aprile 2024, 06:31