Racket, diminuiscono le denunce| Ma aumentano gli incendi dolosi

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27 Dicembre 2012, 16:34

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PALERMO – Una situazione economica e sociale complessa, con un aumento dei reati predatori, primo su tutti quello degli scippi, a cui seguono i furti in appartamento e i borseggi. E’ quanto viene a galla dal bilancio sull’attività del 2012 della polizia di Stato di Palermo: “Un anno impegnativo ma dai risultati soddisfacenti – ha detto il questore di Palermo Nicola Zito -. Dodici mesi caldissimi, soprattutto sul fronte sociale, con tante manifestazioni e vertenze, da quelle delle partecipate del Comune, fino alle manifestazioni regionali. Il prossimo anno ci attendono scadenze importanti e noi siamo pronti ad affrontarle anche grazie alla collaborazione col sindaco Leoluca Orlando e col presidente della Regione Crocetta con cui si sono avviati proficui rapporti”.

Nel dettaglio, i borseggi in città sono passati in un anno da 759 a 1.237 con un aumento del 62,9 per cento, mentre per i furti in abitazione è stata rilevata un’ulteriore escalation: da 911 a 1.192, con un aumento del 30,8 per cento. Diminuiscono invece le rapine, che passano da 491 a 405 con un -17,5 per cento. Gli scippi, da 384 diventano 404 con un aumento del 5,2 per cento, mentre i furti d’auto sono diminuiti da 1.785 a 1.641, pari all’8,06 per cento. Diminuite del 60 per cento le violenze sessuali, passate da 55 a 22. Gli omicidi sono diminuiti del 40 per cento, passando da 5 a 3. Per quanto riguarda le estorsioni, il questore precisa d’altro canto, la diminuizione delle denunce, da 34 a 18.

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“Ma le estorsioni – ha precisato – non scompariranno con Cosa nostra. E’ un fenomeno presente e diffuso sul territorio, non c’è un volume di denunce impetuoso da parte di commercianti ed imprenditori, ma siamo fiduciosi.” Il questore ha infatti ricordato i numerosi arresti nel quartiere della Noce ed in altre zone della città degli uomini del racket. ”Noi facciamo il possibile, portando avanti un’attività serrata e quotidiana”, ha sottolineato il dirigente della squadra mobile Maurizio Calvino. D’altra parte però, lievita il numero degli incendi dolosi, che da 207 diventano 231. “Se da un lato ci sono meno denunce degli imprenditori – conclude Calvino – ci si trova davanti all’escalation degli incendi: spesso si tratta della prima tappa, da parte degli uomini del racket, del percorso che conduce all’imposizione del pizzo”. E sul fronte dell’antimafia, la caccia al superlatitante Matteo Messina Denaro prosegue: “E’ una ricerca complessa, che continua in silenzio. Ci auguriamo nuovi successi, anche su questo fronte, per il 2013”.

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27 Dicembre 2012, 16:34

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