16 Aprile 2009, 18:58
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Non molla, anche se non nasconde che il momento è particolare. Nonostente le minacce, Vincenzo Conticello, titolare insieme al fratello dell’Antica Focacceria San Francesco, a Palermo, va avanti. Al commerciante palermitano, divenuto simbolo della lotta al racket delle estorsioni, è stata recapitata una lettera intimidatoria.
Conticello (nella foto al processo) da tempo vive sotto scorta, dopo che ha avuto il coraggio di denunciare i suoi estorsori e di testimoniare contro di loro in un’aula di Tribunale. Della vicenda si occupano i carabinieri. Nella lettera, indirizzata genericamente all’Antica Focacceria San Francesco, è scritto: “Pezzo d’infame. Sei un uomo morto. Tu, gli sbirri e i magistrati”. Qui proponiamo una sintesi del pensiero dell’imprenditore. L’intervista intera nella telefonata riprodotta qui.
Conticello ha paura?
“Ne avevo, ho parlato con gli uomini della mia scorta. So che fanno un buon lavoro e mi hanno rassicurato. Mi fido di loro”.
Lei dunque va avanti?
“Sì, anche se non nascondo le difficoltà per me e per la mia azienda, dovuta al calo di presenze dopo la mia denuncia”.
Perché si fanno vivi adesso?
“Forse perché c’è un processo di appello in mezzo. Non saprei con precisione. Posso solo immaginare”.
Lei ha puntato il dito in aula contro i suoi carnefici. Lo rifarebbe?
“Sì”
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16 Aprile 2009, 18:58