Racket, usura e affari sporchi| La mafia approfitta dell’emergenza

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30 Marzo 2020, 16:55

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L’emergenza Coronavirus mette in ginocchio imprenditori e commercianti, che rischiano di diventare facile preda della criminalità organizzata.

“Sos impresa rete per la legalità” lancia un allarme: “È indispensabile aiutare le imprese sane a non finire inesorabilmente nella rete della criminalità che è già pronta a investire. Ci risulta lo stia già facendo, immettendo nel mercato ingenti disponibilità finanziarie per controllare tramite l’usura, e poi acquisire di fatto e legalmente, interi comparti economici e produttivi”.

“I soldi di cui dispongono le consorterie mafiose in tutta Italia – si legge in un documento – rischiano di arrivare prima dello Stato e rendere, oltre che tardivo e inutile, addirittura dannoso un successivo intervento pubblico a sostegno di queste imprese nel frattempo diventate imprese mafiose o pesantemente infiltrate dalle organizzazioni mafiose. È, quindi, a nostro avviso indispensabile ed urgentissimo intervenire con forza a sostenere le imprese a rischio anche attraverso adeguate immissioni di liquidità e alleggerimenti tributari e normativi tali da respingere le sirene criminali che ti offrono oggi il minimo per prendersi poi tutto. Al sistema economico più sano e produttivo del Paese è ben chiaro il rischio che corre aderendo alle lusinghe delle mafie, ma deve essere messo in condizione di respingerle. Accanto all’intervento nei confronti delle piccole e medie imprese, appare urgente intervenire anche a favore delle famiglie, anche quelle che finora si sono sostenute con l’economia irregolare e precaria, che gli ha garantito il minimo della sussistenza quotidiana e che oggi non hanno più la possibilità di realizzare”.

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Sos Impresa, che unisce associazioni antiracket e anti usura, avanza delle proposte: “Interventi semplici, leggeri e soprattutto velocissimi a favore delle imprese più esposte ai già menzionati rischi: la sospensione dalla segnalazione in Centrale Rischi per le Pm1 fino al 31 dicembre 2020, la sospensione Durc e l’erogazione contributi anche a imprese con Durc non in regola fino al 31 dicembre 2021, la liquidazione immediata dei crediti tributari sia a livello nazionale che locale. Possibile intervenire subito anche nel settore del credito alle famiglie, attraverso i fondi di rotazione destinati alla solidarietà antiracket e antiusura”.

 

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30 Marzo 2020, 16:55

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