17 Marzo 2010, 07:18
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Ancora sotto i riflettori la web radio nata lo scorso 5 gennaio a Palermo: dopo il furto subito la scorsa settimana, che ha visto Radio 100 Passi privata di buona parte della sua strumentazione, durante gli scorsi giorni l’associazione culturale nata nel centro delle arti e delle culture Tavola Tonda è stata protagonista di un’accesa polemica sul social network Facebook. Nei giorni successivi al furto, a Palermo tra le associazioni e i simpatizzanti della radio è partita la gara di solidarietà, al punto da organizzare alcune iniziative durante lo scorso fine settimana, in sostegno sia morale che economico del gruppo: tra queste, durante l’intera giornata di venerdì, la radio ha alternato numerose trasmissioni condotte da giornalisti palermitani che si sono prestati a titolo gratuito per offrire il loro sostegno alla radio. E qui si arriva alla polemica su Facebook: alla base della contestazione, infatti, un intervento di due giornalisti palermitani, Vassily Sortino e Alessia Cannizzaro, che hanno condotto un’ora di trasmissione in diretta. I due, secondo il racconto dato dagli stessi, sarebbero stati richiamati dai volontari della radio per essere andati fuori tema. La coppia di giornalisti ha ricostruito l’intera vicenda in una nota pubblicata su Facebook, a partire dalla quale è nato un dibattito che ha visto toni piuttosto accesi, da entrambe le parti in causa. Così i due giornalisti domenica sono tornati sull’argomento con una seconda nota in cui chiedevano spiegazioni in merito alla direzione responsabile dell’emittente, questa volta appellandosi all’Ordine e all’Assostampa: sul sito di Radio 100 Passi, infatti, figurava il nome del giornalista Davide Romano, da cui i due colleghi erano stati contattati. Romano aveva scritto: “Lo sapevate che ho scoperto di essere direttore responsabile di Radio 100 Passi da un collega giornalista che mi ha chiamato per complimentarsi con me quando dalla radio gli hanno inviato una richiesta di collaborazione gratuita citando appunto il mio nome? Io non ne sapevo nulla perché mi era stato chiesto ed avevo declinato l’invito”.
Da lì, come prevedibile, nuova tornata di polemiche. Da Radio 100 Passi hanno preferito “non mettere altra benzina sul fuoco” e scegliere la via del silenzio, pur precisando che al momento del furto e dello stop delle trasmissioni non erano ancora partiti né i programmi di approfondimento, né i notiziari. Davide Romano, invece, ha precisato a Livesicilia: “Sono stato contattato dal presidente dell’associazione, diversi mesi fa. Mi propose la direzione responsabile e io dissi che se ne poteva discutere. Certo, chiesi legittimamente un compenso per il mio lavoro e poi avrei voluto che firmassero un documento col quale si sarebbero assunti l’onere di eventuali spese legali in cui l’attività di denuncia che si proponeva la radio sarebbe potuta incorrere. Siccome nessuna delle mie richieste poteva essere accordata in quella fase, non se ne fece più niente. Qualche tempo dopo venne fuori il mio nome, in un comunicato che mi annunciava come direttore responsabile. È chiaro che, sul momento, non la presi bene. Ma col senno di poi sono certo che si sia trattato di faciloneria e non di malafede. Li conosco, sono brave persone, non credo che l’abbiano fatto con malizia, anzi sono disposto a sedere a un tavolo con loro e dare una mano, per quanto mi è possibile, per mettere in piedi la redazione giornalistica”.
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17 Marzo 2010, 07:18