11 Maggio 2015, 12:15
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AGRIGENTO – A Raffadali è sfida a due per la corsa alla poltrona di sindaco che vede confrontarsi Silvio Cuffaro, presentatosi con il sostegno di quattro liste civiche e Piero Giglione che raggruppa il Pd e anche l’Ncd, dopo il cambio di rotta arrivato all’ultimo giorno disponibile dell’altro potenziale candidato Aldo Virone, che doveva raggruppare il centro e che alla fine appoggia la candidatura di Giglione affiancando gli alfaniani alla sinistra in una decisione voluta dai vertici con un accordo tra Vincenzo Fontana e Roberto Di Mauro. Il candidato ritiratosi alla fine ha diramato una nota in cui spiega di non aver “barattato” la sua candidatura: “Alla mia ambizione personale ho ritenuto di anteporre la preoccupazione di tutti coloro, che, da giorni, sollecitavano una condivisone di alleanza con il PD di Raffadali. – scrive Virone nella nota – La loro preoccupazione, condivisa dagli alleati della prima ora nella mia candidatura, è stata il solo motivo che mi ha spinto, non senza sofferenza, ad anteporre il sentimento della loro paura della sconfitta alla inamovibilità della candidatura, nell’esclusivo interesse di chi crede che si possa vincere uniti. Da parte sua, Silvio Cuffaro legge la vicenda come un passo indietro a causa dello “scarso entusiasmo e dello scarso consenso che il candidato aveva suscitato nei cittadini”: “E’ stata la base dei partiti dietro Virone a spingerlo a fare un passo indietro – conferma Cuffaro – hanno capito che non aveva suscitato i risultati sperati e lo hanno spinto a fare retromarcia e ad allearsi con il Pd”. Quanto agli schieramenti, il fratello dell’ex presidente della Regione spiega la sua decisione di affidarsi solo a liste civiche: “La gente è stanca dei partiti ed ha perso fiducia verso questi. Il mio progetto mette il cittadino al centro, questo deve essere parte attiva delle decisioni che si devono prendere; voglio riavvicinare la gente alla politica, mettendo il cittadino al centro del progetto: istituirò punti per i cittadini, che potranno esprimere la loro anche attraverso il web, prendendo decisioni su eventi e altro”. Dall’altro lato della barricata c’è invece Piero Giglione, Segretario CNA della provincia di Agrigento, sostenuto dal Pd e alla fine anche dell’Ncd e dei partiti della cosiddetta Area popolare, la stessa alleanza che si è confermata negli ultimi giorni anche ad Agrigento: nella città dei Templi ad arrivare in ritardo è stato però il Pd che, dopo il ritiro disastroso dalle primarie cittadine Agrigento 2020, ha deciso negli ultimi giorni disponibili ad abbracciare il progetto del sindaco Firetto, già appoggiato dal partito di Alfano.
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11 Maggio 2015, 12:15