18 Luglio 2011, 20:02
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di ALFREDO PECORARO (ANSA) Il caldo estivo non frena le tentazioni di rimpasti politici in Sicilia. Anzi. Il caldo aumenta le fibrillazioni. Stasera a cena in un ristorante a Palermo, tra portate di pesce e gelo di melone, il governatore, Raffaele Lombardo, ascolterà parlamentari e dirigenti dell’Udc sull’ipotesi di formare un nuovo governo, con l’ingresso di politici in giunta. A Roma, invece, il segretario siciliano del Pd, Giuseppe Lupo, esporrà l’idea di formare una grosse koalition in chiave anti-berlusconiana (da Idv-Sel al Terzo polo, con voto anticipato) al neo coordinatore regionale di Fli, Carmelo Briguglio, anche se il partito di Fini, per bocca del vice presidente Italo Bocchino, mette le mani avanti: “Non c’é alcuna ragione per alleanze elettorali con la sinistra”. A pochi giorni dalla chiusura dell’Assemblea regionale per la pausa estiva (il rompete le righe è fissato al 4 agosto), la politica è in fermento. Prima di mandare in soffitta il governo tecnico (sostenuto da Pd, Mpa, Udc, Fli e Api), Lombardo vuole capire fino in fondo quali sono le aspettative dei suoi alleati. Se la linea del Pd sembra più o meno chiara, falchi e oltranzisti a parte, il governatore intende ascoltare la posizione degli esponenti dell’Udc.
Così per stasera li ha convocati a cena: ci saranno i deputati regionali e alcuni dirigenti del partito. Dare vita a un Lombardo quinquies significherebbe, infatti, aprire il toto-assessori, per la verità già partito all’interno di alcuni partiti, con annessi attriti e polemiche che potrebbero avvelenare l’atmosfera nella maggioranza. Il governatore si siederà a tavola conoscendo l’esito dell’incontro tra il Pd e Fli a Roma. Lupo e Briguglio si confronteranno su come proseguire nel sostegno al governo regionale, anche se la linea di Fli è netta. “Noi staremo per tutta la legislatura con Lombardo, perché é stato votato dai siciliani”, ha avvertito il vice presidente di Fli, Italo Bocchino, in conferenza stampa a Palermo assieme al nuovo coordinatore del partito nell’isola, Carmelo Briguglio, ai parlamentari nazionali e regionali e ai dirigenti locali. Per Briguglio “bisogna rafforzare l’azione del governo e per farlo poniamo due questioni: l’abolizione delle province, che la Regione può fare in virtù della sua autonomia statutaria diventando così modello in Italia, e il no all’introduzione dei ticket sanitari”.
Ma più che al governo politico, Fli guarda all’attuale giunta tecnica “dove – ha sottolineato Briguglio – ci sentiamo ben rappresentati dagli assessori Daniele Tranchida e Gianmaria Sparma”. E con Briguglio definisce “una suggestione” l’ipotesi di accordo elettorale col Pd alle regionali. Ci pensa poi Bocchino a chiarire meglio: “Non c’é alcuna ragione e alcuna possibilità per un alleanza elettorale con la sinistra: una cosa a parte è il dialogo in caso di governi tecnici come in Sicilia o per esigenze istituzionali o ancora in particolari fasi di emergenza”. Che un dialogo, comunque, ci sia lo conferma Briguglio: “Ieri al nostro congresso provinciale a Caltanissetta erano presenti tutti i partiti, dal Pd ai repubblicani; unico assente, seppur invitato, è stato il Pdl”. Verso cui Bocchino tiene la porta socchiusa. “Nessun dialogo con Angelino Alfano se è la foglia di fico di Berlusconi, ma se il Cavaliere esce di scena…”.
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18 Luglio 2011, 20:02