Raffaele, Massimo | e “Anna dei miracoli”

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26 Novembre 2010, 13:11

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“In relazione al video e all’articolo correlato ‘Altro che politica, sono affari di famiglia’ apparsi sul sito www.sudpress.it, e poi pubblicati su altri siti”, la capogruppo Pd al Senato, Anna Finocchiaro, annuncia in una nota di aver “dato mandato ai suoi legali di procedere in sede penale e civile nei confronti dei responsabili della produzione, pubblicazione e della diffusione dei loro contenuti, in quanto diffamatori”. Una secca nota, per una secchissima replica. La senatrice Finocchiaro ha il sacrosanto diritto di querelare chicchessia, a tutela del suo onore.  Nel frattempo, però, avrebbe potuto fornire qualche delucidazione in più. Ancora: il discorso non è penalmente rilevante, c’è un elemento morale latente, ingrediente ormai di sottofondo per il Pd di oggi, per un partito che annuncia la sua rivoluzione italiana, lasciando i pruriti etici nello sgabuzzino.

Nel caso, specifico, riassumiamo. C’è una senatrice della Repubblica, conosciuta ai più (e stimata) come donna poco malleabile e intransigente. Una bella signora di sinistra dall’eloquenza chiara e dalla forte vena polemica. Anna Finocchiaro è il volto pulito che il centrosinistra siculo in male arnese mette in campo, contro chi? Contro tale Raffaele Lombardo, a quei tempi considerato una delle teste dell’idra collusa e sporca del potere nella sua accezione peggiore. Anna Finocchiaro perde (cioè “abbusca”) e torna a Roma. Riappare ed esprime pareri di non sgradimento sul suo antico avversario e sul sostegno del Pd al medesimo. Altro che le comprensibili fuoco e fiamme… Ieri, Sudpress pubblica un video che tutti abbiamo visto e che ognuno può giudicare. La senatrice Finocchiaro, accanto all’assessore Russo, alla celebre inaugurazione di una struttura pagata con i soldi della Regione che finanzia anche il marito della suddetta – rispettabile professionista – per i servigi resi.

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A mettere in fila argomenti ed episodi, si possono esprimere valutazioni diverse. Gli occhiali di taluni vedranno nella storia una normalissima concatenazione, del tipo: che colpa ha il signor Fidelbo se è marito dell’ex avversaria del presidente di una Regione che si avvale delle sue qualificate prestazioni, ricompensandolo come merita? Gli occhiali di altri si appanneranno. Seguiranno alte grida allo scandalo, all’inciucio, al trappolone. Noi ci sforziamo di guardare i profili ad occhio nudo, di sezionare la vicenda di colei che qualcuno chiama simpaticamente “Anna dei miracoli”, senza pregiudizi. E a occhio nudo, scorgiamo una visione sfocata. Non basta un comunicato in giuridichese a fornire un’immagine nitida, specialmente se proviene da una persona considerata per tradizione icona della politica coerente e tersa. I miracoli, forse, cominciano a moltiplicarsi troppo in fretta, nel Pd e altrove. Accanto al presagio di querela, non c’era proprio spazio per una risposta un filino più argomentata?

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26 Novembre 2010, 13:11

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