19 Marzo 2021, 10:03
1 min di lettura
PALMA DI MONTECHIARO (AGRIGENTO) – Ha il sapore dell’intimidazione la raffica di colpi di arma da fuoco esplosa nella notte di mercoledì all’indirizzo della sede della Soambiente, tra Agrigento e Palma di Montechiaro, di proprietà dell’imprenditore antiracket Calogero Sodano. Almeno dieci i colpi sparati contro l’ingresso dell’immobile che ospita l’azienda. A denunciare l’accaduto lo stesso Sodano, da tempo impegnato nella lotta al racket e iscritto all’associazione Libero Futuro. Del caso se ne sta occupando la Squadra Mobile di Agrigento, guidata dal vicequestore aggiunto Giovanni Minardi, che ha già avviato le indagini.
La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta al momento a carico di ignoti ma l’obiettivo è quello di dare nomi e volti nel più breve tempo possibile. Nella giornata di ieri la Scientifica ha effettuato i rilievi tecnici e balistici e gli investigatori hanno già sentito l’imprenditore. Sulla vicenda vige il massimo riserbo investigativo. Già nei mesi scorsi un altro esponente di Libero Futuro era finito nel mirino con il ritrovamento di due bossoli e una croce disegnata sul parabrezza dell’auto. “Questo grave e vile intimidazione – spiegano da LiberoFuturo – non otterrà il risultato auspicato dai mafiosi, ma al contrario rafforzerà la scelta del nostro collega di opporsi alle prepotenze mafiose. “Con l’auspicio che le forze dell’ordine individuino presto i responsabili della vile – concludono da Libero Futuro – intimidazione ci stringiamo intorno al nostro collega e proseguiamo uniti contro la mafia”.
Pubblicato il
19 Marzo 2021, 10:03