05 Agosto 2019, 14:41
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PALERMO – Avrebbe seminato il panico mettendo a segno una raffica di rapine e tentando altri colpi, poi andati in fumo. E’ finito in manette un 19enne gambiano, Daeda Darboe, senza fissa dimora, che in una sola notte sarebbe entrato in azione quattro volte. E’ stato rintracciato grazie alla descrizione fornita dalle vittime degli assalti, finiti nel mirino nel giro di poche ore.
Le segnalazioni parlavano di un uomo nordafricano con un preciso abbigliamento, a bordo di una piccola auto scura. A contattare la polizia, inizialmente, sono state due donne rumene: hanno raccontato di essere state avvicinate poco prima delle 2 di notte dal giovane in via Archimede. Una è stata bloccata per i polsi, ma è riuscita ad urlare, a divincolarsi e fuggire. Alle 2:30, in viale Aiace, un gruppo di giovani fermi in strada a bordo di una vettura è stato avvicinato dal giovane con il pretesto della richiesta di una sigaretta, ha impugnato un coltello, chiedendo la consegna del cellulare.
L’automobilista della vettura è riuscito ad avviarla ed allontanarsi: sarebbe stato questo il secondo tentativo di rapina. Alle 2:45, in viale Regina Elena, un giovane è stato vittima di una rapina. A prenderlo di mira, un ragazzo il quale abbigliamento corrispondeva ancora una volta alle descrizioni. Infine, in via Aurispa, l’ultimo episodio: una 20enne poco prima di rincasare, sul marciapiede è stata affiancata da una piccola autovettura scura, raggiunta, bloccata per il braccio dal cittadino extracomunitario e minacciata.
Derubata del cellulare e ancora sotto choc per quanto accaduto, la vittima sarebbe stata poco dopo raggiunta e rincuorata dagli agenti di una volante della Polizia di Stato. Insomma, l’aggressore si sarebbe spostato in continuazione da un quartiere all’altro della città, terrorizzando le vittime e fuggendo coi bottini. Ma la sua fuga non è durata molto: i poliziotti hanno infatti organizzato un capillare dispositivo di sicurezza e controllo ad ampio raggio. In prima battuta, qualche minuto prima delle 4, gli agenti hanno trovato l’auto utilizzata per le rapine parcheggiata a Ballarò, ma senza passeggeri.
Gli agenti hanno quindi battuto palmo a palmo la zona, fino a quando, all’Albergheria, in via Trappetazzo, è stato individuato un giovane, molto somigliante a quello descritto da vittime e testimoni. Alla vista dei poliziotti ha tentato di fuggire tra i vicoli, ma dopo un breve inseguimento è stato raggiunto e arrestato. All’interno dell’auto rinvenuta, poi risultata rubata, è stata ritrovata la cover del cellulare rubato alla vittima della rapina messa a segno in via Aurispa, mentre sugli altri colpi proseguono le indagini, che mirano ad accertare anche l’eventuale presenza di complici.
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05 Agosto 2019, 14:41