22 Giugno 2011, 18:13
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Il gup Sergio Ziino ha rinviato a giudizio quattro medici dell’ospedale Civico di Palermo per omicidio colposo: sono ritenuti responsabili della morte di Dario Bizzarra, un ragazzo di Vittoria (Ragusa) di 27 anni, deceduto il 26 gennaio del 2009 dopo essere stato trasportato nel nosocomio del capoluogo siciliano per le gravi ustioni subite in seguito a un’aggressione.
Secondo la Procura, i medici rianimatori Giulio Sparacino e Salvatrice Matranga non avrebbero eseguito la corretta procedura per l’incannulamento del paziente, mentre i dottori del centro ustioni Pietro Cucchiara e Nicolò D’Arpa non avrebbero controllato adeguatamente le condizioni del ragazzo che sarebbero precipitate nel giro di pochissimo tempo.
L’autopsia escluse che la causa della morte fosse da attribuire all’aggressione e sostenne che il giovane sarebbe sopravvissuto se non ci fosse stato l’errore medico. Dario Bizzarra e il padre Luigi, 59 anni, furono cosparsi di benzina e incendiati il 16 gennaio del 2009 nella campagna tra Roccazzo e Sperlinga, nel ragusano. Luigi Bizzarra, sopravvissuto nonostante le gravi ustioni, ha raccontato che quella sera, assieme al figlio, diedero un passaggio a bordo della loro Lancia Y a due immigrati dell’est che portavano in mano un bidoncino. La versione dell’uomo non ha convinto gli inquirenti che hanno continuato ad indagare per tentare di capire se invece i Bizzarra conoscessero i due aggressori e se l’uomo avesse mentito per coprire le vere ragioni dell’aggressione.
Le indagini condotte dalla Procura di Ragusa, finora, non hanno permesso di arrivare agli autori del reato né a scoprirne il movente. Il fatto potrebbe essere collegato a un precedente tentativo di omicidio ai danni del tunisino Awet Tesfa, bruciato vivo il 14 gennaio nella sua casa a Roccazzo.
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22 Giugno 2011, 18:13